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Anche la catena di distribuzione Walmart ha deciso di risarcire stati, governi locali e comunità di nativi americani per le morti da overdose di oppiacei da loro commercializzati: si tratta di 3,1 miliardi di dollari, che vanno ad aggiungersi ad altri 10 miliardi su cui si sono impegnate altre due gradi catene americane di farmacie, CVS Health e Walgreen Co. Considerando accordi simili raggiunti con le case farmaceutiche produttrici, si arriva a una cifra attorno ai 50 miliardi complessivi. Soldi che dovranno essere spesi da stati e governi locali per la salute di chi usa oppiacei, la prevenzione, i trattamenti e per migliorare il sistema di prevenzione delle overdose e di pronto intervento.

Walmart concorderà il risarcimento con 43 stati, questo percorso arriverà a compimento nel primo trimestre del 2023, e la compagnia salderà l’intera cifra entro il 2028.

Walmart, come le altre compagnie, preferisce pagare piuttosto che continuare con le cause legali, nonostante proclami la propria estraneità alla catena delle morti da oppioidi prescritti, e non si assuma alcuna responsabilità nel merito (‘Strongly disputes the allegations…. This settlement framework does not include any admission of liability”). Ma secondo il Gruppo di procuratori generali che hanno seguito le oltre 3.000 cause presentate in diversi stati da famigliari di persone morte per overdose, vi sono responsabilità precise nella vendita, sia circa la gestione non corretta delle ricette che per la forte campagna di incentivazione all’acquisto dei farmaci oppioidi.

Qui informazioni e dati su tutti i risarcimenti e sulla allocazione delle risorse https://nationalopioidsettlement.com
https://www.opioidsettlementtracker.com/

Qui un focus sulle comunità dei nativi americani:
https://www.tribalopioidsettlements.com/

Qui l’accordo Wallmart
https://ag.ny.gov/sites/default/files/walmart_settlement_agreement_2022.11.14.pdf