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Ritiene che una condanna a quattro anni di carcere per 0,2 grammi di cocaina sia troppo alta, e per questo ha annunciato uno sciopero della fame. Il caso riguarda un nigeriano rinchiuso nel carcere di Torino. La sentenza, emessa alcune settimane fa, e’ il frutto dell’ applicazione di due leggi recenti: la Fini-Giovanardi in materia di stupefacenti e, soprattutto, l’ ex Cirielli. Essendo recidivo, l’imputato non ha ottenuto il diritto di vedersi riconosciute le attenuanti generiche prevalenti e, quindi, il giudice gli ha inflitto, dopo lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato, quattro anni di carcere (la base di partenza era sei anni, soglia minima fissata dalla Fini-Giovanardi). L’avvocato Antonio Genovese, oggi, in un altro processo per droga ha chiesto a un giudice di interpellare la Corte Costituzionale, ritenendo che la Fini-Giovanardi non sia legittima perche’, mettendo tutte le droghe (”pesanti” e ”leggere”) sullo stesso piano, prevede pene eccessive ”per fatti di modesta offensivita”’ come il possesso di qualche grammo di marijuana.