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(Notiziario Aduc) Legalizzare le droghe leggere a Napoli? Per Fabrizio Starace, componente della direzione nazionale della Rosa nel Pugno, e per Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, la proposta lanciata dall’assessore regionale al lavoro, Corrado Gabriele, non solo ‘ha avuto il benefico effetto di un sasso lanciato a muovere le acque della palude campana e, in particolare, napoletana’, quanto ‘ora occorre dare continuita’ all’iniziativa’. Come?
Con l’istituzione di una narcosala, come a Torino e ‘organizzando, aggregando cittadini e associazioni su progetti concreti, fattibili nell’immediato sperimentando, come dice giustamente la petizione del sito www.lasinistra.org, ‘modelli innovativi, che guardino alle esperienze gia’ avviate nei paesi europei ma capaci di declinare nel contempo un intervento specifico, che si adegui al tessuto sociale partenopeo”.
L’assessore Gabriele aveva lanciato la proposta di legalizzazione per combattere, anche cosi’, la camorra che, proprio nella droga, concentra gran parte dei suoi affari.

‘Rinnovare il dibattito sulla legalizzazione, controllo e prevenzione dell’uso di sostanze non puo’ tuttavia prescindere da azioni immediate, possibili, per salvaguardare la salute, la vita stessa delle migliaia di cittadini tossicodipendenti napoletani e campani’.

‘A tal fine, ci permettiamo di segnalare all’assessore Gabriele, agli amici di Rifondazione, ai movimenti e ai partiti, ma anche alle associazioni del privato sociale e ai servizi sanitari, quanto sta avvenendo a Torino il dibattito appassionato, sia nel Palazzo sia fra i cittadini, sull’istituzione di una narcosala, un presidio socio-sanitario dove i tossicodipendenti possano assumere sotto controllo medico le sostanze acquistate sul mercato illegale, riducendo il danno derivante da overdosi e infezioni e riducendo nel contempo l’insicurezza e la paura nei quartieri provocata dalla presenza di tossicodipendenti abbandonati a loro stessi e di siringhe buttate per strada’.

‘La narcosala si puo’ fare senza dover modificare la legge vigente che punisce l’utilizzo di locali a fini di spaccio mentre qui siamo di fronte ad un intervento sanitario di riduzione del danno. Su questo progetto concreto, fattibile, necessario, chi a Napoli e’ disponibile a spendersi a partire dalle prossime ore, dai prossimi giorni?’.