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(Notiziario Aduc) La Corte Suprema del Maine ha confermato la legittimita’ dei test antidroga e anti-alcol obbligatori per gli autisti coinvolti in incidenti stradali che hanno prodotto incidenti con morti. La decisione e’ giunta a seguito di un caso di omicidio colposo in cui una corte dello Stato aveva giudicato incostituzionali i controlli obbligatori. Il giudice della bassa corte aveva deciso che tali esami violavano il quarto emendamento della Costituzione americana, che protegge i cittadini “dalle perquisizioni forzate, senza mandato e senza alcuna prova indiziale”.
Lo Stato ha fatto appello alla Corte Suprema, che gli ha dato ragione con un voto di 4 a 2. Il presidente della Corte, Leigh Saufley ha scritto che il test e’ legittimo qualora vi sia stato il consenso dell’imputato o qualora l’accusa dimostri di avere fondati sospetti sull’alterazione psico-fisica del conducente. “Siamo giunti alla conclusione che l’interesse dello Stato di acquisire informazioni per combattere il problema della guida in stato di alterazione prevale sul diritto alla privacy dei conducenti”, si legge nella sentenza.
Il caso risale al 2003, quando Richard Cormier causo’ uno scontro frontale, uccidendo una coppia di anziani. Fu portato all’ospedale, dove per ragioni mediche fu prelevato un campione di sangue, dal quale era poi emerso che il tasso alcolemico era superiore alla norma consentita. Successivamente, Cormier era stato incriminato per omicidio colposo sulla base dell’esame effettuato senza il suo consenso al pronto soccorso. I suoi legali avevano cosi’ tentato di affermare il principio di inammissibilita’ della prova, in quanto ottenuta senza permesso e senza alcun fondato sospetto.