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(Notiziario Aduc) ‘L’esperimento del kit antidroga e’ un modello innovativo che ha suscitato l’interesse dei cittadini, dei politici e della stampa e se ne discute ancora da quasi due mesi, dopo la presentazione. Il kit antidroga, di cui sono state messe a conoscenza le famiglie residenti in Zona 6 con figli dai 13 ai 16 anni con una lettera dell’Assessorato alla Salute e di una informativa in collaborazione con il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda, ha scosso le coscienze e ha ridato alle famiglie un ruolo centrale nell’educazione. Tanto e’ vero che il ministro della Salute, Livia Turco, ha messo a punto una bozza di intesa Stato-Regioni che riguarda test antidroga periodici a cui sottoporre lavoratori che svolgono mansioni particolarmente rischiose per la propria sicurezza e per quella dei cittadini’. Lo ha detto l’assessore alla Salute al Comune di Milano, Carla De Albertis.

‘Alle 38 farmacie comunali di Zona 6 abbiamo fatto consegnare 10 kit ciascuna per un totale di 380 test delle urine per rilevare l’eventuale presenza di 5 diverse sostanze stupefacenti (cannabis, cocaina, eroina, ecstasy, amfetamine). In meno di un mese dalla spedizione delle lettere con coupon per ritirare gratuitamente il kit, ne sono stati ritirati 195.
Piu’ del 50% dei test antidroga preventivati (380) sono stati ritirati gratuitamente dai genitori. Significa che ben 200 famiglie hanno scelto liberamente di andare in prima persona in farmacia per prendere il test. E’ una questione di responsabilita”.

‘Da una parte e’ una percentuale allarmante, perche’ il problema droga e’ davvero molto sentito, dall’altra pero’ cio’ vuole dire che in famiglia si desidera affrontare con i propri figli la questione stupefacenti. Nessuno ha mai pensato che questa fosse una soluzione contro la dipendenza e l’enorme abuso di sostanze stupefacenti tra giovanissimi, ma sicuramente e’ un intervento concreto per la prima volta mirato alle famiglie con l’intento di riportarle al loro ruolo centrale nell?educazione dei figli. E quando si tratta di bambini di 13 anni, l’educazione e’ anche prevenzione e controllo. L’esperimento del kit -commenta l’assessore De Albertis-e’ stato il primo sasso lanciato nello stagno di una sorta di omerta’ nei confronti del problema stupefacenti ad uso dei giovanissimi.Sono d’accordo con i test antidroga ai lavoratori proposti dal ministro Turco, ma allora al governo chiediamo coerenza: nessuna liberalizzazione o innalzamento delle dosi lecite di cannabis’, ha concluso l’assessore alla Salute.