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(ANSA) – ROMA, 24 MAG – ‘Il problema droga esiste nella scuola nella misura in cui esiste nella societa’. La scuola non e’ un’isola’. E’ quanto afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado, interpellato dall’ANSA in merito alla questione ‘spinelli in classe’, emersa oggi dopo l’arresto di un gruppo di studenti della provincia di Cosenza che spacciavano e fumavano spinelli in classe, eludendo la sorveglianza dei docenti.

‘L’episodio di oggi – sottolinea – e’ grave ed eccezionale.
Ma allo stesso tempo non possiamo dire con certezza se la presenza di droga nella scuola sia un’emergenza oppure solo frutto di episodi sporadici. E’ un fenomeno difficile da monitorare, perche’ esiste soprattutto nella semiclandestinita’.
Negli edifici scolastici ci sono delle zone franche che non sono soggette a sorveglianza. Proprio per questo non mi sento di dire se in quell’ambito ci sia una realta’ diffusa; nessuno lo puo’ sapere con certezza’.

‘Il problema droga a scuola – conclude – e’ sentito dagli insegnanti e se ne parla nei Consigli di classe e nei Collegi docenti: si cercano soprattutto soluzioni per la prevenzione.
Dovrebbe quindi essere potenziata la collaborazione tra docenti e genitori, per concordare obiettivi educativi comuni, e con le forze dell’ordine, per far presidiare l’esterno della scuola’.