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Il ministro russo della Difesa ha presentato il proprio piano di lotta contro la tossicodipendenza nell’ambito delle forze armate. Lo ha fatto oggi nelle scuole militari.
Il decreto del ministero constata che il consumo di stupefacenti si e’ espanso a tutti i livelli della gerarchia militare. Gruppi di lavoro per lottare contro l’abuso delle droghe, saranno per questo creati nelle unita’ militari, sotto la supervisione degli ufficiali addetti a questi specifici controlli.
Il documento sottolinea che la situazione e’ particolarmente grave presso i sottufficiali superiori e gli alunni delle scuole militari, dove il numero di consumatori e di trafficanti va oltre il 20%. Il ministero della Difesa ha confermato che misure immediate dovranno essere prese per lottare contro la tossicodipendenza.
“La situazione non e’ critica ma il problema e’ reale. La tossicodipendenza mette in pericolo la nostra societa’ e le forze armate ne sono parte -questo perche’ noi ci sforziamo di prendere provvedimenti per eradicare questo problema nelle unita’ militari”, ha dichiarato Nikolai Pankov, segretario di Stato e vice-ministro della Difesa. “E’ ancora troppo presto per parlare della responsabilita’ dei comandanti in questo sviluppo della tossicodipendenza nell’ambito delle unita’ militari. Queste questioni le vedremo in seguito”.
Questo progetto sara’ discusso oggi dall’ufficio del procuratore militare principale.
I gruppi di lavoro saranno composti dal vice-comandante del reggimento, da un presidente del gruppo di lavoro con il capo di unita’, dai supplenti di diritto, dai capi dei servizi medici e psicologi.
Il progetto di decreto stabilisce ugualmente una “responsabilita’ personale dei subordinati se non organizzano in modo efficace le attivita’ per impedire il consumo e il traffico di stupefacenti nel seno delle forze armate”.
Valentina Melnikova, membro del consiglio pubblico presso il ministro della Difesa e segretaria dell’Unione di comitati delle madri dei soldati, ha dichiarato che in alcune unita’, i militari di rango sono utilizzati come corrieri per vendere le partite di droga.
“La situazione e’ difficile. Pur in assenza di scandali recenti in merito, noi sappiamo che in alcune unita’ si coltiva cannabis in quantita’ industriale. Quindi i soldati vengono costretti a vendere e spacciare queste droghe. Il consumo personale e’ un fenomeno ben individuato dai militari di rango e dagli ufficiali. E sicuramente bisogna lottare contro di esso”.
Secondo il documento, il lassismo di alcuni comandanti e l’inefficacia del personale legato ai comandi militari, sono una delle cause dell’espansione della tossicodipendenza nell’esercito.
E’ anche previsto che vengano fatte delle indagini mediche per l’uso di droghe da parte del personale.
Gli specialisti della lotta contro la tossicodipendenza, dicono che il nuovo piano per identificare i tossicodipendenti presso i militari, potrebbe non servire a niente: “Sono dieci anni che si parla del problema delle droghe presso l’esercito russo. Ma la situazione non ha fatto altro che peggiorare, ha dichiarato Alexandre Alexeev, presidente della fondazione Narkom.
Attualmente si applica nelle forze armate un sistema a tappe di prevenzione della tossicodipendenza, ma per il ministro e’ insufficiente.