Madrid, Lisbona, Zurigo, Francoforte, Amsterdam: sono queste le città europee visitate dalla commissione sanità del Senato nel corso dell’indagine conoscitiva sulle politiche per le droghe. Obiettivo politico dell’indagine è il superamento dei luoghi comuni e delle pregiudiziali ideologiche nei confronti della riduzione del danno, manifestatesi nel corso del dibattito della legge 45/98 (per i finanziamenti dei progetti sul Fondo nazionale antidroga): che di fatto hanno paralizzato ogni possibile riforma e innovazione nel campo delle droghe, vanificando le indicazioni che erano venute dalla conferenza governativa di Napoli. Uno strumento di conoscenza dunque, rivolto al legislatore, per sfatare i “miti” sulle esperienze nord europee, spesso amplificati dai media, che poco hanno a cuore la corretta informazione. Il primo bilancio è positivo. Ad Amsterdam si è potuto toccare con mano l’efficacia della ormai ventennale politica di tolleranza sulla cannabis, che ha messo al riparo i consumatori dai rischi della criminalizzazione. Così come a Zurigo la commissione in tutte le sue componenti politiche ha concordato sulla serietà scientifica della sperimentazione con eroina, rivolta ad un target mirato di tossicodipendenti con fallimenti di altre terapie alla spalle, al di là del facile stereotipo della “droga di stato”. Interessante anche l’esperienza di Madrid, per le politiche di prevenzione in favore dei giovani, con cospicui investimenti e il tentativo di un forte coordinamento delle politiche di riduzione del danno a livello nazionale, regionale e comunale. Questa panoramica europea ci consentirà ora un raffronto utile, nel giro che la commissione ha iniziato in Italia presso Sert e comunità terapeutiche: alla ricerca di soluzioni per tutte le problematiche che nella quotidianità gli operatori e gli utenti affrontano, senza ancora avere una risposta. Con in più l’ambizione di predisporre un’agenda politica in vista della prossima Conferenza governativa, che, si spera porterà a risultati più incisivi di quella di Napoli.
*Presidente Commissione sanità del Senato