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L’estate trascorsa, grazie al decreto legge Maroni, è stata rinfrescata da una pioggia di ordinanze e divieti a opera di “sindaci secondini” equamente ripartiti tra Popolo della Libertà (sic!) e Partito Democratico (ri-sic!): proibizione di camminare con zoccoli di legno (a Capri e Positano), di baciarsi in auto (a Eboli), di mettersi piercing in determinate parti del corpo (nell’ex rossa Bologna), di tagliare l’erba nei fine settimana

(a Forte dei Marmi), di sedersi sulle panchine dopo le 23 (a Voghera), di sostare nei giardini pubblici in più di due persone (a Novara), di fare castelli di sabbia in spiaggia (nel veneziano). Si è distinta per liberalismo Milano, dove ammazzare ragazzi di colore a bastonate, invece, pare incoraggiato e consentito.
maramaldo