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Scrivo dalla provincia di Treviso. Nell’agosto 2005, all’entrata di un concerto in provincia di Belluno, sono stato fermato dai carabinieri perché segnalato dai cani antidroga e mi è stato fatto un verbale per il possesso di un grammo di hashish che tenevo nella mia macchina parcheggiata. Vengo avvisato che avverrà un colloquio col prefetto di Belluno e che dovrò sottopormi ai test delle urine, del sangue e del capello. Pronto alla massima collaborazione, prenoto le visite in commissione medica patenti di Treviso al primo spazio vuoto e cioè al 16 settembre 2006!
Passa praticamente un anno e faccio tutti i test, con relativi pagamenti, con esito negativo. Mi viene rilasciato quindi il certificato che mi lascia guidare per quattro mesi cioè fino a febbraio 2006. Chiamando il Cup di Treviso mi dicono che il primo posto libero per la prossima visita sarà per il 6 marzo 2007. Preoccupato di rimanere senza patente per un mese e mezzo (come minimo) e di doverlo dire al mio datore di lavoro (giro moltissimo in macchina per lavoro) chiedo alla segreteria della commissione una proroga della scadenza. Mi viene detto che non è possibile. Vado allora alla motorizzazione e mi dicono che non è possibile se la commissione non li autorizza… ho rinunciato e ho lasciato che la patente scadesse.
Nel marzo 2007, dopo l’esame delle urine, chiedo all’infermiera per quanto mi rinnoveranno la patente questa volta e lei mi dice o sei mesi o un anno. Chiamo subito il Cup per prenotare la visita e mi dicono che l’8 ottobre 2007 è il primo giorno disponibile; in caso, quindi, di rinnovo della patente di 6 mesi mi vedrei senza patente per un altro mese e mezzo e rischierei un ben probabile licenziamento. Non so che fare! Per me non cambia niente se la patente me la ritirano perché ho gli esami del capello sballati o perché ci sono troppe persone che devono fare le visite! In più, a nessun esame sono stato trovato positivo e al momento del fermo la mia macchina era ferma e parcheggiata! In che modo devo muovermi?
Lettera firmata

La sanzione amministrativa prevista all’art. 75 del Testo Unico sugli stupefacenti ritiene fondato il principio secondo cui, oltre ad applicare la sanzione amministrativa e nella specie la sospensione della patente di guida, il Prefetto invita la persona a eseguire una serie di analisi presso le Usl. La sanzione amministrativa è irrogata per un periodo non inferiore a un mese e non superiore a un anno e contro il decreto con cui il prefetto adotta la sanzione è possibile fare ricorso entro dieci giorni dalla notifica della stessa. I numerosi cicli di analisi sono invece stabiliti in modo piuttosto discrezionale dalla commissione medica della motorizzazione civile. È pur vero che nel tuo caso i periodi di sospensione della patente compromettono il lavoro, ma ciò non ti consente di risolvere in toto la situazione. Potresti a questo punto recarti in prefettura e chiedere di poter fare un colloquio con l’assistente sociale che ha il tuo fascicolo e spiegare così le tue ragioni.