Tempo di lettura: 2 minuti

OLTRE IL PROIBIZIONISMO
“Legalize it – Cannabis in Italia e nel mondo”
ne discutiamo con:
Andrea Legni – Giornalista, Caporedattore web di Dolce Vita Magazine. Ha scritto e realizzato video-inchieste per Il Corriere della Sera, La Repubblica, Altreconomia ed altri.
Leonardo Fiorentini – giornalista Fuoriluogo, Il Manifesto, La Società della ragione

coordina Federico Colomo – attivista di Casa Madiba Network

“Nel nostro Paese sembra scomparso dal dibattito pubblico il tema della legalizzazione della Cannabis e più in generale un ragionamento sul proibizionismo e i suoi effetti nella società che viviamo.
Tutto questo appare ancora più paradossale se non altro dopo la dichiarazione di incostituzionalità della nota legge Fini-Giovanardi e il ritorno all’antiquata Vassalli-Iervolino datata 1990.
L’ultima discussione a livello parlamentare sul tema, con la formazione dell’Intergruppo, è finita in un nulla di fatto, affossata dalle spinte conservatrici tanto dei partiti di destra quanto di buona parte del Partito Democratico.
Eppure non ci sarebbe momento storico più adatto di questo per fare un deciso passo in avanti e andare definitivamente oltre il proibizionismo. Sicuramente perchè in varie parti del mondo lo si sta già facendo e, anche se con le dovute differenze per la diversità dei percorsi di legalizzazione attuati, si iniziano a vedere chiaramente gli effetti sociali, culturali ed economici.
Ma anche perchè c’è un filo stretto che lega l’approccio proibizionista al tema “droghe” con la narrazione sulla sicurezza e il degrado\decoro, con cui molti partiti politici ma anche un certo giornalismo mainstream e le ormai famose discussioni da social network, molto spesso basate su falsità e/o superficialità, ci vogliono raccontare le nostre città, i parchi pubblici e le piazze.
Una narrazione a colpi di slogan e stereotipi in cui manca ogni ragionamento sulle cause reali che portano a fenomeni di microcriminalità legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e a possibili e anzì necessarie alternative di sistema.
Rimini non rappresenta sicuramente un’eccezione e i numerosi articoli di stampa sulla situazione dei parchi pubblici (in particolare Parco Cervi e Parco Marecchia) in cui si denunciano spaccio e mancanza di sicurezza, ci parlano esattamente di questo grande vuoto e dell’inutilità anche delle grandi e costosissime operazioni di Polizia (vedi operazione Kebab connection). Ma Rimini è anche la città in cui una gran parte di un nucleo speciale della Polizia Municipale è accusato di aver sottratto soldi e droga ai pusher nelle famose operazioni antidroga a Borgo Marina e in altre parti della città, oltre a numerosi episodi di abuso di potere.
A fronte di tutto questo è sempre più evidente come un percorso di legalizzazione sia il solo modo per colpire l’enorme business sulle sostanze stupefacenti e di conseguenza sia le narcomafie sia pezzi corrotti dello Stato, ma anche togliere facile manodopera a chi gestisce lo spaccio nei territori e svuotare di senso la retorica su sicurezza e degrado.
Sulla Cannabis in particolare non solo si è fatta una grande operazione di disinformazione/mistificazione e di criminalizzazione del consumo, ma si è bloccato per decenni lo sviluppo delle potenzialità di una pianta con proprietà importantissime e tante possibili applicazioni in campo agricolo, terapeutico, ricreativo ma anche come alternativa sostenibile a processi di produzione.
Con questo primo appuntamento parte “Oltre il proibizionismo”, una campagna che si pone l’obiettivo di capovolgere la narrazione dominante sul tema droghe e inizierà mercoledì 6 giugno alle ore 18:30 con l’incontro “Legalize it – Cannabis in Italia e nel mondo” per dire attraverso analisi e confronto sulla situazione globale in tema di legalizzazione che la Cannabis non è un problema ma anzì una risorsa naturale che va definitivamente liberata.
Casa Madiba Network