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PARALLEL SESSION “PSYCHEDELICS: NEW FRONTIERS” (1.5)

Toby Lea – Experiences of microdosing with LSD and psilocybin: a subreddit analysis

Il fenomeno del microdosing è associato agli psichedelici; il più diffuso e conosciuto è l’LSD ma tuttavia esistono anche altri tipi di psichedelici, come per esempio la psilocibina.

Lo studio è stato condotto tramite questionari online, diffusi sui principali forum internazionali (ex: reddit) ed ha coinvolto 1533 persone, a cui è stato chiesto di rispondere a domande circa le motivazioni e gli effetti del microdosing. Lo studio mira a migliorare la conoscenza delle esperienze e motivazioni e le pratiche di riduzione del danno che le persone che usano psichedelici adottano  per autogestire i problemi relativi alla salute mentale, la salute fisica e problematiche relative a alcohol e altre sostanze; incremento delle potenzialità cognitive; sviluppo personale e spirituale.

La maggior parte del campione proviene dagli USA e da paesi di madrelingua inglese (limite della ricerca, il cui questionario era in inglese). Molte le persone che si auto-somministrano dosi di psichedelici per ragioni di salute mentale; di queste una parte rilevante ha ottenuto effetti benefici quali maggiore connessione alle persone e all’ambiente, miglioramenti nel tono dell’umore e livello di ansia, maggiori capacità cognitive e altre performance. Alle persone è stato chiesto di riportare anche effetti negativi e strategie di riduzione del danno utilizzate. Il microdosing presenta una sfida unica per la ricerca e i servizi. Il trattamento auto-somministrato richiede grossa capacità di comprensione delle pratiche ed esperienze delle persone. Tuttavia, LSD e psilocibina sono proibite in molti stati. Per questo si auspica presto un cambio di rotta nelle politiche sulle droghe, andando verso una de-criminalizzazione e regolamentazione, per una scienza aperta e onesta.

Cos’è il microdosing (ENG)
MIND – European Foundation for Psychedelic Science

Sara Gael – Integration as psychedelic harm reduction

Sara è una psicologa transpersonale e direttrice della sezione riduzione del danno al MAPS. E’ inoltre parte del progetto Zendo che fornisce un ambiente di supporto, cure specializzate e educazione nell’aiutare le persone a trasformare esperienze psichedeliche ed emotive difficili in occasioni di apprendimento e crescita personale, principalmente in contesti del divertimento.

Gli psichedelici possono essere utili per la depressione: non sono tossici, non danno dipendenza. Ma il contrasto con la realtà può essere traumatico: l’integrazione (dell’esperienza) può contribuire a migliorare i sintomi di ansia, depressione, paranoia, disturbo post traumatico da stress e altri disturbi psicologici  e psichiatrici. Vi è una correlazione tra impiego di psichedelici e regressione dei sintomi dei disturbi, non un meccanismo causa-effetto. L’esperienza può essere difficile da affrontare. Gli studi che il MAPS stà conducendo indicano che l’MDMA può essere utile in terapia ma l’esperienza deve avvenire in un setting specifico: la stessa cosa vale per gli psichedelici, in quanto il vissuto può traumatizzare. Gli psichedelici inoltre sono un buon strumento per aiutare le persone ad andare a fondo nel loro inconscio e pare prevengano il suicidio. Tuttavia, l’assenza di regolamentazione sugli psichedelici fa si che non vi siano procedure su questi interventi e questo può causare danni in quanto non sono definite le professionalità che possono essere coinvolte nell’erogazione di questo particolare tipo di terapia.

Si invoca la costruzione di una rete dal basso, al fine di portare l’attenzione della politica sul tema.

Zendo Project
MAPS – Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies

Eric Eligh – Case study: Assisted Somatic Psychotherapy for Treatment Resistant Stimulant Use Disorder

Il caso presentato ha riguardato un uomo di 32 anni che fin dalla adolescenza utilizzava metamfetamina e stimolanti in maniera compulsiva, senza riuscire a smettere. Il soggetto ha deciso di sottoporsi alla terapia psychedelica, come ultimo tentativo per risolvere la problematica di dipendenza. Matteo aveva provato a fare microdosing quando aveva 16 anni. Aveva preso una forte dose di psilocibina al posto della meth ed aveva scoperto quella che lui definì una “magia psichedelica”: per un po’ di tempo era riuscito a stare senza assumere metamfetamina.

Sono stati somministrati, all’interno di un setting protetto e predisposto ad hoc, 3-MMC e 5-Meo-DMT. All’esperienza sono state  unite tecniche di counselling, psicoterapia, yoga e pratiche tribali. La combinazione di sostanze ha fatto da facilitatore per indurre uno stato di trance; tale stato ha permesso a Matteo di capire il motivo del suo uso compulsivo di stimolanti. Alla chiusura della sessione terapeutica, sono state fatte delle pratiche energetiche (yoga energetica).

Matteo ha smesso di usare metamfetamina e ora vive in Europa con il proprio compagno. Non ha avuto craving nei giorni seguenti la terapia.

What you can do to end the psychedelic prohibition
3-MMC (ENG)
5-Meo-DMT