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Prendiamo atto dell’articolo da voi pubblicato a pag. 10 (rubrica «Fuoriluogo» il manifesto 7 luglio) a firma di Franco Corleone sui dati contenuti nella relazione al Parlamento. La trasparenza delle metodologie sia di raccolta dati che di elaborazione è ed è stata da parte nostra totale e qualsiasi confronto tecnico si voglia fare è non solo auspicabile ma anche estremamente gradito. Il Dpa è quindi disponibile a discutere con tutti gli esperti che vorranno essere indicati, entrando nei particolari dei dati presentati e delle metodologie utilizzate, peraltro già dichiarate nel dettaglio. Al fine di un chiarimento esaustivo, il Dpa auspica anche un confronto ed un approfondimento trasparente sui dati e le modalità di campionamento e di rappresentatività degli anni scorsi, in riferimento ai quali non sono mai stati sollevati dubbi dall’autore dell’articolo.
In quanto alle modalità operative del Dpa, evidentemente non gradite, attendiamo di conoscere le reali e concrete critiche, al di là degli slogan, sempre disponibili a migliorare il nostro operato anche in collaborazione con lo stesso Corleone. L’Osservatorio nazionale presso il Dpa è da sempre a disposizione di tutte le Regioni e Pubbliche Amministrazioni nonché degli operatori che vogliano avere dati ed informazioni. Riteniamo perlomeno discutibile e sicuramente non sostenibile l’idea di attivare un cosiddetto osservatorio «indipendente» (forse più correttamente definibile alternativo), considerata la complessità e l’istituzionalità dei flussi e i costi conseguenti, tenendo sempre presente che qualsiasi dato si voglia lo si può ottenere da fonte istituzionale. Prendiamo infine atto con soddisfazione che nonostante le critiche, lo stesso Corleone cita ed utilizza dati della nostra relazione. Comunque ben vengano i confronti e le discussioni se questo servirà, all’interno di un civile e sereno confronto per migliorare i nostri comuni sforzi di una migliore lettura del fenomeno, contro l’uso e la diffusione delle sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico.
Giovanni Serpelloni Capo Dipartimento Politiche Antidroga

Non mi sembra che la nota del Dipartimento antidroga risponda nel merito degli appunti che ho sollevato nel mio articolo. È affidabile una valutazione del 10% in meno di consumo life time di canapa in poco più di un anno? E in generale: i dati dell’indagine 2009/10 sono comparabili con quelli della precedente? E se, come da me sostenuto, non lo sono, perché Giovanardi, nel presentare la Relazione, ha incentrato le sue valutazioni politiche solo su questo punto trascurando gli effetti penali e sanzionatori della sua legge? Comunque accogliamo con soddisfazione la disponibilità ad un approfondimento con esperti da noi indicati: l’Osservatorio indipendente che abbiamo proposto sarà a tal fine un utile strumento.
Un’ultima nota. Il dottor Serpelloni lamenta che «Fuoriluogo» non abbia mai scritto in maniera critica sulle Relazioni precedenti; si sbaglia, non siamo mai stati teneri neppure con i ministri dei governi «amici» e gli articoli sono facilmente a disposizione.

f. c.