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Il motivo per cui abbiamo ritenuto importante avviare la campagna #TELODICOIO non è uno solo, ci sono diverse ragioni per cui ha un senso conoscere come stanno cambiando le cose. Ma prima di tutto ha per noi un senso che, nella logica del ”nientesudinoisenzadinoi” il cambiamento siano i diretti interessati, ovvero chi le sostanze psicoattive le usa, a raccontarlo: vogliamo essere soggetti protagonisti attivi di una ”ricerca” e non “strani esseri” sotto osservazione. Non ci piace ad esempio, quel giornalismo che su questo argomento tende a fare paccotiglia di informazioni che hanno più il fine di soddisfare stupide curiosità sui ”tossici” che rimandare a delle riflessioni su quanto e come l’approccio politico e culturale al fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti sia totalmente privo di pragmatismo, dannoso nei confronti della persona e dei suoi diritti civili e umani.

Rivendicare un ruolo attivo, voler essere i primi a occuparci di noi stessi, della tutela dei nostri diritti e della nostra dignità di tutto quello che ci fa essere persone che usano sostanze e non “tossici”, vuol dire anche poter condividere delle conoscenze. Sapere, conoscere è quello che ci permette di avere degli elementi concreti sul quale fare ragionamenti e fare delle affermazioni. Ci diciamo tra noi, nelle chat o nei contatti più personali, quello che succede a livello di strada o abitudini personali: sono racconti amichevoli e scambi a livello personale, che come associazione, per la nostra mission hanno valore in senso amichevole, di relazione umana. Ma per essere protagonisti di un dibattito su diritti e dignità, per permettere che non si dicano cose dette tanto per dire , è necessario la nostra voce sia più compatta e strutturata . Dobbiamo essere noi a poter dire quali misure occorrono alla riduzione del danno per essere un servizio realmente orientato alla soddisfazione delle nostre necessità di salute. Dobbiamo poter dire, ad esempio, se i Serd stanno facendo affidi più lunghi oppure quali invece stanno facendo resistenza non seguendo indicazioni di logica, : dobbiamo essere noi a raccontare queste situazioni non possiamo lasciare che ci siano narrazioni di comodo e sopratutto che anche in un momento di emergenza, un momento di cambio epocale, parlino e dicano tutti tranne che noi su quello che…riguarda noi !!! Sopratutto è importante sapere che ciò che emergerà da questa “ricerca/indagine ” sarà utile per: capire su cosa orientare le nostre azioni di advocacy, quali sono le reali problematiche che incontra chi consuma in modo da poter dare indicazioni per la riduzione del danno e per suggerire strategie di autotutela.

Questo il link al questionario che vi invitiamo a compilare: https://it.surveymonkey.com/r/JPMZSM9.