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C’è un globale cambio di impostazione nelle politiche sulle droghe negli USA. La culla del proibizionismo, in piena epidemia per overdose, non si limita a legalizzare la cannabis (sono 19 gli Stati in cui è legale per tuti gli USA), ma avanza sulle politiche di decriminalizzazione di tutte le sostanze (vedi Oregon), di legalizzazione degli psichedelici ed ora di implementazione di servizi di riduzione del danno come le stanze del consumo, fatto sino a pochi anni fa impensabile negli Stati Uniti.

Il governatore del Rhode Island ha infatti firmato mercoledì scorso la legge che avvia un programma pilota di stanze del consumo sicuro (safe consumption sites, SCS) in cui le persone potrebbero testare e utilizzare droghe attualmente illecite in un ambiente controllato da un medico. È il primo stato del paese a implementare questo tipo di centri di riduzione del danno, anche se esperienze simili sono già in atto da alcuni anni negli Stati Uniti.

Come si legge su Filter, la normativa si è in parte basata è sulle raccomandazioni di una task force sull’overdose guidata dall’ex governatrice Gina Raimondo, e prevede anche la creazione di un comitato consultivo che segua la sperimentazione. I Comuni avranno comunque il potere di autorizzare, o meno, le strutture ad operare nelle loro giurisdizioni durante i due anni di programma pilota.

L’epidemia di oppiacei è diventata una tremenda crisi di salute pubblica, con overdose di oppiacei da prescrizione e non soggetti a prescrizione che hanno causato un numero record di morti“, ha dichiarato in un comunicato stampa il deputato statal John Edwards (D), sponsor del disegno di legge alla Camera. “Non solo i centri per la riduzione del danno mitigano enormemente la possibilità di overdose, ma sono una via d’accesso al trattamento e alla riabilitazione delle persone con disturbo da abuso di sostanze”.

Lindsay LaSalle per la Drug Policy Alliance ha applaudito al risultato dichiarando che  “la vittoria di oggi nel Rhode Island ci fa sperare che ci siano politici disposti a guidare e fare ciò che deve essere fatto per salvare vite umane di fronte a una delle peggiori crisi di salute pubblica del nostro tempo“.

Un disegno di legge simile è in discussione anche in California: approvato dal Senato lo scorso aprile, dovrà però attendere l’inizio del 2022 per la discussione nella Camera bassa.