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Le droghe, legali o illegali, continuano a essere usate. E’ la riflessione cui e’ giunta Fundacion de Ayuda Contra la Drogadiccion (FAD). L’ONG, con piu’ di vent’anni d’esperienza alle spalle nella prevenzione del consumo di droghe, oggi sostiene che Plan Nacional Sobre Drogas e in generale la politica in tema di droga devono essere rivisti. “Le droghe sono dentro la societa’. Fanno parte del nostro modus vivendi, per cui e’ un’utopia progettare il consumo zero”, ha sostenuto il direttore generale, Ignacio Calderon. “Il Plan Nacional Sobre Drogas, cosi’ com’e’ non serve, dev’essere sostituito”. Anche perche’ sono mutate le ragioni del consumo. Oggi, c’e’ molta piu’ gente che lo fa per divertirsi. In piu’, non ha senso equiparare tutte le sostanze, ne’ tutti i consumi. L’uso dipende da una decisione personale. Ecco perche’, dice FAD, le strategie utilizzate finora, tese a sradicare le droghe dalla societa’, devono essere cambiate. “Bisogna spostare il bersaglio dalle sostanze alle persone”, dice Calderon. E i dati gli danno ragione. Il 20% della popolazione ha consumato qualche volta delle droghe, rileva Encuesta domiciliaria sobre alcohol y drogas del 2008. Sebbene FAD non sia favorevole alla legalizzazione, spinge perche’ si riapra il dibattito. Bisogna rivedere le leggi: non c’e’ niente di piu’ perverso di una norma che viene disattesa, sostiene il suo direttore tecnico, Eusebio Megias. “E’ vietato vendere alcol ai minori, eppure l’84% dei giovani arriva alla maggiore eta’ avendo consumato alcol, e non poco”, chiarisce.