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By Shawn Calhoun (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

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I funzionari della città di San Francisco hanno annunciato un piano volto all’eliminazione automatica di migliaia di condanne per possesso di marijuana presenti sulla fedina di migliaia di cittadini. L’ufficio del procuratore distrettuale di San Francisco ha infatti affermato che esaminerà e eliminerà circa 3.000 condanne per reati minori collegati alla cannabis, risalendo sino al 1975. L’ufficio intende anche rivedere molte condanne per reati penali.

Le disposizioni della legge sulla marijuana approvata dallo stato nel 2016 consentono a coloro che hanno precedenti condanne legate alla cannabis di presentare una petizione alla corte per eliminarne ogni traccia. Tuttavia, poiché questo processo richiede molto tempo e può costare centinaia di dollari in spese legali, per questo il procuratori distrettuale di San Francisco, George Gascón ha annunciato che il suo ufficio invece “cancellerà le condanne d’ufficio”.

Secondo il Vicegovernatore della California Gavin Newsom “Questo esempio, uno dei tanti in tutto il nostro stato, sottolinea la vera promessa della Proposition 64, fornendo nuove speranze e opportunità a quei californiani, principalmente persone di colore, le cui vite sono state derubate da tempo da un sistema di criminalizzazione della marijuana costoso, inutile e razzialmente discriminatorio“.

Un provvedimento di legge in discussione all’assemblea della California prevede il procedimento d’ufficio in tutto lo Stato.

[Fonte NORML]