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L’editoriale di oggi del Corriere della Sera firmato da un certo Giovanni Belardelli è un raro concentrato di banalità e genericità. Zaffate di ipocrita buon senso sono diffuse a piene mani dando colpi al cerchio e alla botte. No alla galera per il consumo di droghe leggere, ma anche no alla ideologia dello “spinello libero”.
Una spruzzata di scientismo d’accatto non poteva mancare in questo condensato sulle droghe, addirittura ricicciando la rancida teoria del passaggio dal consumo di cannabis a quello delle droghe pesanti.
La conclusione è rivelatrice del falso terzismo. Infatti il Belardelli chiede che al Senato passi l’emendamento di Giovanardi per cui “la cannabis ad alta concentrazione di Thc” si messa nella tabella delle droghe pesanti. Lo sa l’inesperto collaboratore del Corsera che le tabelle servono a quantificare la dose di carcere e non a informare sui rischi?
E’ vero, lo sappiamo da tempo che la grappa è più forte del vino, ma non vogliamo la galera per nessun tipo di consumo di alcol.
E veniamo a Ferruccio De Bortoli. Perché non si ricorda del giornale di quando era giovane redattore e gli interventi scandalosi, dissacranti, ma soprattutto intelligenti erano affidati a Pasolini, Turoldo, Sciascia, Testori? La borghesia, illuminata o no, merita di più.
L’iconoclasta