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I Verdi annunciano ad Arezzo un sit-in di protesta con distribuzione del volantino «per non morire di caccia». Intanto presenteranno in consiglio regionale una proposta sul fronte della sicurezza riguardo alle regole di circolazione delle doppiette: «Basta con gli incidenti – sbotta Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi – i cacciatori come gli automobilisti vanno sottoposti all´alcoltest e al test delle droghe. Maneggiano un´arma e devono dimostrare di essere sobri e lucidi: soltanto nel 2008 dobbiamo contare in Toscana diciassette morti per incidenti venatori su un totale di 126 vittime, 41 morti e 85 feriti, in tutta Italia. Siamo la regione con più decessi per la caccia. E´ urgente fare qualcosa».

Roggiolani protesta anche per l´eventuale impiego dei cacciatori negli abbattimenti dei cinghiali: «Proprio loro che hanno causato questi danni dovrebbero adesso essere quelli che tutelano il territorio. Figuriamoci. Da tempo noi chiediamo per esempio di togliere i cinghiali dall´isola d´Elba perché non c´erano: chi ce li ha portati? I cacciatori». Il consigliere ambientalista accusa il popolo delle doppiette anche per l´aumento esponenziale degli ungulati: «Chi li foraggia? Chi li pastura nei boschi con cumuli di fieno e di pane secco? C´è una selezione naturale della specie e una diminuzione numerica dei capi quando ci sono inverni freddi e con molta neve e invece qui si assiste anche all´aumento dei lupi: perché? Perché trovano più prede proprio tra gli ungulati, cinghiali, ma anche caprioli e daini». Al posto degli abbattimenti a suon di colpi di fucile i Verdi propongono i recinti di cattura («l´uccisione di un animale non è uno sport») e il proseguimento del programma di abbattimenti selettivi delle varie specie.