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Fumare marijuana riduce il dolore neuropatico associato all’infezione da Hiv. Lo dimostra uno studio americano condotto da un team della San Diego School of Medicine dell’universita’ della California, su 28 pazienti sieropositivi al virus dell’Aids e colpiti da dolore neuropatico non adeguatamente controllato con le terapie tradizionali, inclusi farmaci oppiacei. La ricerca, finanziata dall’University of California Center for Medical Cannabis Research (Cmcr) con sede San Diego, e’ pubblicata online su ‘Neuropsychopharmacology’.

Lo studio, in doppio cieco, ha confrontato l’effetto antidolore della marijuana con quello di sigarette placebo. Risultato: i pazienti che riferivano una riduzione del dolore pari al 30% o superiore erano piu’ numerosi nel gruppo trattato, rispetto al gruppo controllo. Fumare marijuana ha prodotto inoltre un sollievo clinicamente riportato in un numero di pazienti significativamente superiore a quelli del gruppo placebo (46% contro 18%).

“La neuropatia e’ un serio problema cronico nei pazienti con infezione da Hiv – spiega il coordinatore della ricerca, Ronald J. Ellis – poiche’ sono pochi i trattamenti oggi disponibili in grado di assicurare una gestione adeguata del disturbo”. Lo studio dimostra invece che fumare marijuana e’ un rimedio generalmente ben tollerato ed efficace, che abbinato alle terapie tradizionali e’ in grado di potenziarne l’effetto, precisa l’esperto. La ricerca “da’ corpo alle evidenze che indicano come la cannabis sia efficace, almeno a breve termine, nella gestione del dolore neuropatico”, commenta Igor Grant, direttore del Cmcr.