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Tutto il potere ai Commissari straordinari. Il testo licenziato ieri dal senato con 140 voti favorevoli, 116 contrari e 11 astenuti, riesce perfino a peggiorare in senso antidemocratico il decreto legge 195 con il quale il Consiglio dei ministri ha partorito a fine anno la Protezione civile Spa, creatura fortemente voluta dal commissario dei commissari, il sottosegretario (prossimo ministro) Guido Bertolaso.

Non è un amministratore come un altro, colui che viene scelto per affrontare “l’emergenza”, ma è dotato di poteri straordinari. Come nel caso di Franco Ionta, già nominato a capo della gestione “dell’emergenza carceri” e investito ieri, con un emendamento del governo, da ulteriori facoltà in deroga a due o tre leggi dello stato e a tutti i piani urbanistici vigenti. E dove non arriverà lui ci penserà la Bertolaso Spa che in materia di lavori pubblici può tutto o quasi. Ma per nominare i commissari ci vuole più efficienza, meno burocrazia.

Così con un altro emendamento (all’articolo 17) il governo ha accelerato i tempi per fare fronte “all’emergenza nucleare” (mentre si dispone a decretare oggi le regole per la scelta dei nuovi siti): il commissario straordinario a capo “di indifferibili e urgenti opere connesse alla trasmissione, alla distribuzione e alla produzione dell’energia aventi carattere strategico nazionale” – recita il testo – per le quali “ricorrono particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico e che devono essere effettuate con mezzi e poteri straordinari”, sarà nominato direttamente dal Consiglio dei ministri e non più disposto con decreto del capo dello stato.

Ora la parola passa alla camera, di fronte a queste novità tutte le altre sembrano quasi di poco conto. Come la norma che alza da 63 a 65 il numero dei membri del governo (in arrivo due nuovi sottosegretari), o quella che mette la Croce rossa italiana sotto la vigilanza della nuova società in house gestita da privati con fondi pubblici. E non rassicura anzi il fatto che Berlusconi abbia confermato, in una lettera scritta al presidente della camera Fini, la nomina di Bertolaso a sottosegretario per tutto il 2010.

Da ministro, infatti, non avrebbe potuto mantenere il doppio ruolo e avrebbe perso quei poteri straordinari che la nuove legge gli conferisce. Un altro emendamento, però, gli azzera il doppio emolumento. Ma il capo della Protezione civile ieri era lo stesso furibondo per l’emendamento che prevedeva nuove sanzioni per chi scia fuori pista e causa valanghe: è stato trasformato in semplice ordine del giorno. “Prendo atto – ha risposto piccato Bertolaso – che ci sono interessi economici e corporativi anteposti alla salute umana”.

Un altro passo indietro il sottosegretario l’ha dovuto fare in materia di appalti per lavori pubblici che la nuova Pc Spa non potrà più gestire in deroga alla disciplina ordinaria, ma solo “nel rispetto della vigente normativa anche comunitaria”. Forniture e servizi, dunque, dovranno essere affidati – secondo un emendamento proposto dal relatore ma che l’opposizione rivendica a sé – con gare pubbliche.

D’altra parte accuse di scarsa trasparenza erano state mosse a Bertolaso perfino dal vice ministro delle infrastrutture, il leghista Roberto Castelli che nei giorni scorsi si era infervorato davanti alle voci che volevano il capo della nascente Spa anche nuovo commissario straordinario per l’Expo 2015. “Un bel vantaggio, quello di Bertolaso su tutti noi – aveva commentato Castelli – può spendere soldi senza chiedere il permesso”. Sulla notizia, smentita in seguito dallo stesso sottosegretario, è tornata ieri anche il sindaco di Milano Moratti: “Bertolaso – ha detto – ha già spiegato che questa società sarà al servizio dei commissari straordinari delegati dal governo, studieremo le modalità”.

D’altra parte, insieme all’Expo, i primi obiettivi della nuova Spa sono la gestione del piano di edilizia carceraria affidato a Franco Ionta, le nuove centrali nucleari, i quattro ospedali costruiti dalla regione Calabria con i poteri speciali dell’emergenza gestita dal governatore Loiero, e le regate della “Louis Vuitton World cup” previste in primavera alla Maddalena, il cui commissario straordinario è lo stesso Bertolaso grazie all’ordinanza firmata da Berlusconi il 30 dicembre scorso. Sono queste le prossime “emergenze”.

Un emendamento all’articolo 17 stabilisce che Ionta potrà usufruire di poteri straordinari per l’esproprio e l’occupazione d’urgenza dei suoli su cui costruire le nuove carceri. Lo farà in deroga anche alla legge che distribuisce il Fondo per le aree sottoutilizzate nella misura dell’85% al Mezzogiorno e per il 15% alle altre regioni. E ai suoi provvedimenti non ci si potrà opporre se non per “ricorso giurisdizionale o ricorso straordinario al capo dello stato”.