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Allarme in Giappone per il boom di reati collegati all’utilizzo di cannabis: secondo la polizia nazionale, nei primi sei mesi del 2009 un numero record di 1.446 persone e’ stato scoperto in possesso (oppure a utilizzare o commerciare) la sostanza proibita, con un aumento del 21,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I dati del semestre gennaio-giugno segnalano inoltre la sempre piu’ marcata diffusione dei reati legati alla marijuana – in Sol Levante e’ illegale anche il solo possesso di sostanze stupefacenti – nella fascia di eta’ sotto i 30 anni, con 914 casi che costituiscono il 63,2% del totale.

Secondo il rapporto della polizia, e’ in forte aumento anche la pratica di coltivare la cannabis in proprio, considerato che nel periodo in questione sono stati 104 i fermati per tale reato (+40,5% sul 2008).

In controtendenza, invece, il dato sui reati collegati agli stimolanti, che, pur costituendo la fetta piu’ consistente dei reati per droga (5.384 casi nel primo semestre 2009), hanno segnato un calo del 13,1%.

Negli scorsi giorni l’argomento droga e’ tornato con prepotenza alla ribalta delle cronache nipponiche in seguito al caso della nota attrice Noriko Sakai, che, sospettata di aver fatto uso di stimolanti assieme al marito, ha fatto perdere le proprie tracce per una settimana prima di costituirsi.