Tempo di lettura: 3 minuti

A Sollicciano lunedì notte hanno dato fuoco a coperte e lenzuola, battendo contro le sbarre e urlando (“anche noi siamo persone”) contro le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere. E ieri mattina la protesta, controllata dalle guardie penitenziere e da un fitto cordone di polizia e carabinieri attorno al carcere, ha coinvolto il reparto giudiziario.

“Dai colloqui che ho avuto con i detenuti del carcere di Sollicciano – racconta il garante Franco Corleone – mi risulta che la causa scatenante delle proteste sia stata la distribuzione di pane ammuffito o comunque scadente negli ultimi due giorni”. Il direttore, Oreste Cacurri, spiega che nessuno s’è fatto male, ma per oggi ha convocato la commissione detenuti.

Del resto a Sollicciano ci sono circa mille persone, cioè il doppio di quante a regola dovrebbero trovarsi lì. Una situazione insostenibile, a cominciare dal cibo. “Del resto – spiega – in Toscana il cibo distribuito nelle carceri ha un costo medio per detenuto di 1,53 euro a pasto”. Anche chi può comprarsi le cose da mangiare protesta perché i prezzi sono molto più alti che all’esterno.

“Ci vuole un piccolo supermercato dentro il carcere” spiega il garante. Ma i problemi, dice Corleone, riguardano anche la riduzione dei colloqui fra detenuti e familiari perché con le ferie mancano gli agenti, le docce insufficienti e gli esami radiologici che da quando è stata chiusa la radiologia interna devono essere fatti all’esterno. Che vuol dire tempi più lunghi per prenotare l’esame e per organizzare l’uscita dal carcere.

La consigliera comunale di Firenze Ornella De Zordo (Per un’altra città) chiede al Comune di intervenire e l’assessore Stefania Saccardi ha annunciato una sua prossima visita a Sollicciano. Mentre il senatore del Pdl Achille Totaro vuole mandare i detenuti stranieri nelle galere dei loro paesi. Ma non c’è solo Sollicciano a protestare. Due giorni fa lo hanno fatto anche i detenuti di Arezzo (“non è in regola” denuncia la parlamentare radicale eletta col Pd Donatella Poretti), Lucca e Pisa. E se prima le proteste erano individuali (dall’autolesionismo fino al suicidio) adesso sono diventate collettive.

In programma incontro tra il direttore e la commissione detenuti

È durata un paio di ore la protesta ripartita ieri, intorno alle 22, dei detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano. Hanno nuovamente iniziato a sbattere oggetti contro le sbarre. Già precedentemente i carcerati avevano dato vita a iniziative simili per la cattiva qualità del vitto. Le proteste coinvolgono i detenuti comuni e in attesa di giudizio. È in programma oggi un incontro fra il direttore della struttura e la commissione dei detenuti.

Radicali: autorità locali visitino Sollicciano

“Ci appelliamo al Sindaco, al Presidente della Provincia e della Regione affinché si rechino nelle prossime ore in visita, magari assieme a colleghi del centrodestra, al carcere di Sollicciano per ispezione, ma anche per trovare soluzioni a stretto giro di posta che possano alleviare una situazione calda sotto tutti i punti di vista”. Lo chiedono gli esponenti Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, eletti nelle liste del Pd.

“La nostra esperienza ci dice che laddove vi è interazione tra territorio e carceri migliorano sensibilmente le pur difficilissime condizioni di vita di una popolazione che, seppur privata della libertà, ha i diritto di scontare la propria pena in dignità”, aggiungono Poretti e Perduca. Nel pomeriggio di ieri la senatrice Poretti si era recata al carcere di Arezzo, mentre il senatore Perduca col consigliere provinciale del Pdl Massimo Lensi, e la Presidente dell’Associazione Radicale Andrea Tamburi, avevano effettuato una visita a sorpresa notturna a Sollicciano. Nella mattinata di giovedì altra ispezione della Senatrice Poretti.

L’Assessore Saccardi: andrò a vedere la situazione
La responsabile delle politiche sociosanitarie annuncia l’avvio di un confronto con Asl e amministrazione penitenziaria per migliorare la vivibilità. Preoccupazione per la situazione attuale e impegno a recarsi di persona a vedere lo stato delle cose. L’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi interviene sulla vicenda del penitenziario di Sollicciano. “Sono preoccupata della situazione che si è venuta a creare nel carcere dovuta principalmente ad un sovraffollamento di presenze che le nuove disposizioni legislative hanno aggravato.

In ogni caso verificherò direttamente nei prossimi giorni quale è l’effettivo stato delle cose recandomi lì di persona e aprirò un confronto con l’Azienda sanitaria e i responsabili dell’amministrazione penitenziaria per adottare tutti i provvedimenti necessari per garantire la migliore vivibilità all’interno del carcere. Ogni istituzione – sottolinea l’assessore – dovrà assumersi le proprie responsabilità in ordine agli interventi da eseguire. Ricordo che il Comune è presente all’interno del carcere con numerosi interventi volti ad aiutare i detenuti a reinserirsi nella società una volta scontata la pena e che ritiene il carcere pienamente inserito nel territorio di Firenze e quindi una realtà di cui occuparsi a pieno” conclude l’assessore Saccardi.