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Secondo uno studio condotto dal National Public Health Institute, i finlandesi sono sempre meno preoccupati delle droghe illegali, considerandole sempre piu’ come parte della societa’ e della vita quotidiana da affrontare come questione sanitaria.

“Le droghe preoccupavano sopratutto le donne delle zone di campagna, dove tuttavia le droghe avevano un impatto minimo”, ha dichiarato Antti Uutela, capo della sezione per la promozione della salute del Sistema sanitario nazionale.
All’inizio del 2000, la preoccupazione sociale era abbastanza alta, e secondo Uutela la preoccupazione dell’opinione pubblica era dovuta ad un aumento, per esempio, del numero di decessi per droga e per la diffusione del virus dell’Hiv tra i tossicodipendenti. Inoltre, la stampa sembrava occuparsene piu’ spesso. Mentre negli ultimi tempi, l’attenzione dei media e’ piu’ concentrata sugli ingenti sequestri, cosi’ come sulle celebrita’ che apparentemente consumano droghe. Sono stati poi migliorati i servizi di disintossicazione, i programmi per lo scambio di siringhe e di riduzione del danno. Inoltre, e’ migliorato il sistema giudiziario nazionale.
Uutela ha accolto favorevolmente la diversa attitudine dei cittadini, sottolineando che progetti punitivi come i test antidroga nelle scuole sono stati abbandonati da tempo. “Quelli con piu’ conoscenza del problema non hanno mai condiviso l’idea dei test. Occasionalmente, i ragazzi sono stati espulsi da scuola ed emarginati. Quelli con problemi dovrebbero essere aiutati, non espulsi”, ha concluso.
L’Istituto per la salute pubblica nazionale ha condotto la ricerca tra il 2001 e il 2007, intervistando 5 mila persone tra i 15 e i 64 anni.