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WASHINGTON – E’ arrivato all’interno della legge Finanziaria, ma non è meno doloroso lo schiaffo che il presidente Obama ha preso in parlamento sulla chiusura di Guantanamo. La Camera dei rappresentanti ha infatti  bloccato la chiusura del carcere di massima sicurezza, prevista nel 2011, e la possibilità che la mente degli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti sia giudicato sul suolo americano. La decisione, se confermata in Senato, sarebbe un duro colpo ad uno degli obiettivi principali del presidente.

Il sostanziale stop arriva con l’approvazione del progetto di legge finanziaria per il 2011, destinato a fornire fondi al governo americano fino a settembre del prossimo anno. Un paragrafo del testo “proibisce l’utilizzo di fondi per trasferire o liberare sul suolo americano Khaled Sheikh Mohammed (la mente degli attentati dell’11 settembre, ndr) e qualunque altro prigioniero di Guantanamo”. Un altro paragrafo del progetto di legge assicura che “nessun fondo fornito al ministero della giustizia da questa legge o da altre potrà essere utilizzato per l’acquisizione di prigioni allo scopo rinchiudere persone detenute alla base navale di Guantanamo, a Cuba”.