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In Trentino, dopo tre mesi di controlli, sono un centinaio i lavoratori impiegati con mansioni a rischio per la sicurezza altrui segnalati al Servizio per le tossicodipendenze di Trento perche’ trovati positivi ai test sull’uso di cannabis e cocaina.
Il dato e’ stato reso noto dal direttore del Sert di Trento, Raffaele Lovaste, a margine della presentazione di una ricerca sulla diffusione delle droghe a livello provinciale.
I controlli sono stati avviati dal 15 gennaio di quest’anno in applicazione dell’accordo Stato-Regioni del 2007, recepito dalla Provincia autonoma di Trento nel luglio 2009, e hanno riguardato autisti di mezzi pubblici, camionisti, addetti a macchine per il movimento terra e tutte i lavoratori pubblici e privati impiegati in mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la salute e l’incolumita’ di terzi. In Trentino gli impiegati in questi settori sono circa 10 mila.
I lavoratori trovati positivi al test, spostati su disposizione delle aziende ad altre mansioni meno rischiose, dovranno ora seguire un percorso riabilitativo curato dal Sert.
Sono autisti di mezzi privati e mulettisti i lavoratori trovati positivi. Tutti erano assuntori di cannaboidi, alcuni anche di cocaina.
Il numero di cento assuntori – precisano al Sert di Trento – e’ riferito ad una stima a base annua. Al momento infatti i lavoratori in carico al Sert sono 25, ‘un numero in linea con le proiezioni degli studi sulla popolazione consumatrice di sostanze stupefacenti’, sottolinea la vice responsabile del Sert di Trento, Roberta Ferrucci.
La positivita’ e’ stata accertata con test dell’urina a sorpresa condotti su un campione di lavoratori scelti dalle aziende. In una seconda fase devono essere visitati e quindi sottoposti ad accertamenti presso il Sert durante l’intero arco dell’anno. La sospensione dal lavoro scattera’ solo se il lavoratore era stato assunto per una sola specifica mansione e non puo’ essere impiegato in altro modo all’interno dell’azienda.