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Via libera alla marijuana, non piú solo per uso terapeutico: ieri i deputati dello Stato della California hanno cominciato a discutere i possibili effetti di una proposta di legge per legalizzare, regolare e tassare l’uso personale della marijuana. Lo scrive il New York Times, secondo cui non è affatto certo che la proposta sia approvata, ma comunque nella patria degli hippies il vento soffia nelle direzione dell’antiproibizionismo.

Perfino il governatore dello Stato, il repubblicano centrista Arnold Schwarzenegger, ha detto che sarebbe aperto a una “dibattito forte” sulla questione. Sí, perch‚ la marijuana non fa piú gola soltanto ai capelloni e agli studenti, ma anche alle casse ormai esangui dello Stato della West Coast: si calcola che dalla legalizzazione potrebbero arrivare 1,4 miliardi di dollari all’anno (quasi un miliardo di euro). Nel frattempo, i sostenitori della marijuana ‘libera’ hanno già raccolto oltre 300.000 firme in un mese per un referendum propositivo che ha buone possibilità di essere presentato nel 2010. “Dopo anni in cui ci è sembrato di andare controvento, ora abbiamo la sensazione di avere il vento in poppa”, ha dichiarato James Gray, un giudice in pensione che è uno dei maggiori sostenitori della campagna.

A far cambiare l’atmosfera c’è anche il nuovo approccio del governo federale di Washington, che ha annunciato che non perseguirà chi usa la cannabis per prescrizione medica, uso legale dal 1996 in California ma contrario alle leggi federali.

In questo Stato, già sette città hanno adottato ordinanze municipali instaurando un regime di tolleranza verso la marijuana. E gli antiproibizionisti ricordano anche le pesanti spese carcerarie e quelle sostenute per contrastare la criminalità messicana legata al narcotraffico.
Ma in California, secondo il Ny Times, sulla marijuana c’è un atteggiamento schizofrenico: l’anno scorso gli arresti collegati a reati su questa droga sono aumentati fino a 78.500 e i sequestri di piantagioni illegali hanno raggiunton un record storico nel 2009. Le autorità federali di Washington hanno anche chiarito che la loro tolleranza sull’uso terapeutico non si estende all’uso personale: il vice Attorney General (ministro della Giustizia) David Ogden ha ribadito pochi giorni fa che la marijuana “è una droga pericolosa. La vendita illegale di marijuana è un crimine serio”, ha detto Ogden, e “nessuno Stato puó autorizzare violazioni della legge federale”.