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La Chiesa cattolica argentina ha condannato ieri le ‘politiche permissive’ in materia di droga, in un messaggio in occasione della Giornata contro il traffico internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel documento si critica indirettamente la depenalizzazione del consumo di droga, che alcuni settori politici stanno promuovendo a livello parlamentare. ‘E’ importante che questa data non passi inosservata, data l’estrema gravita’ del tema in esame e la sua incidenza sulla nostra realta’ sociale’, si legge in un comunicato della commissione di coordinamento del programma nazionale di azione pastorale contro la tossicodipendenza. E’ necessario, sottolinea il testo ‘promuovere una legislazione adeguata sia per evitare il consumo sia per combattere il traffico delle droghe’, mentre sono da condannare le ‘politiche permissive relative alla commercializzazione e al consumo’ di stupefacenti’. Questa presa di posizione e’ stata interpretata come una allusione alla possibilita’ di depenalizzare il possesso di droga per consumo personale, molte volte evocata dal governo della presidente Cristina Fernandez de Kirchner: nel marzo scorso, per esempio, il ministro della Giustizia, Anibal Fernandez, aveva detto che ‘e’ ora di finirla con un sistema che cattura il consumatore e lo criminalizza, senza riconoscergli nemmeno il diritto alla salute’.