
Le ragioni e la necessità di una riforma del vigente articolo 79 della Costituzione sono state illustrate dai curatori al Presidente. La conversazione ha riguardato anche gli atti di clemenza (grazia e commutazione delle pene) di titolarità del Quirinale. Sullo sfondo della proposta la necessità di recuperare le misure di clemenza, individuale e collettiva, come tassello essenziale del disegno costituzionale delle pene, in un momento storico in cui il sovraffollamento carcerario, tornato a livelli preoccupanti, rimette in discussione il divieto di pene contrari al senso di umanità e la loro finalità rieducativa.