Tempo di lettura: 3 minuti

‘Dove sono state sperimentate, all’estero, le cosiddette narcosale hanno ridotto il numero di morti, le malattie, la microcriminalita’ legata alla tossicodipendenza, e anche l’allarme sociale e i rischi per la popolazione’: lo ha detto il ministro della solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, rispondendo al Question time alla Camera a un’interrogazione del deputato di An Alberto Giorgetti.
Ferrero ha detto di condividere il giudizio del ministro della salute Livia Turco in merito all’iniziativa del Comune di Torino su questo tipo di sperimentazione. Ha poi spiegato quali sono le iniziative sulle dipendenze messe in cantiere dal suo dicastero: innanzitutto il Piano d’azione nazionale; poi un accordo con i ministeri della pubblica istruzione e della giustizia (16 milioni di spesa) per programmi gia’ avviati dal precedente governo; un accordo di programma con le Regioni (5 mln) per l’intervento sui giovani; un altro accordo con la Pubblica istruzione per interventi con 40 consulte studentesche in 40 province sulla prevenzione.
Ferrero ha anche reso noto che e’ stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando sul reinserimento abitativo delle persone tossicodipendenti che hanno beneficiato dell’indulto (3 mln); ‘stiamo finendo – ha aggiunto – la costruzione dell’Osservatorio del disagio giovanile legato alle dipendenze con la Conferenza Stato-Regioni (5 mln), abbiamo confermato i progetti di ricerca con il Cnr (8 mln)’.
Ancora, il ministro ha annunciato che tra due giorni sara’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando per l’affidamento di una campagna informativa rivolta alla dissuasione al consumo di sostanze stupefacenti: ‘un progetto da 2,5 milioni di euro, che facciamo insieme alle Regioni e al Ministero della salute’.

‘Siamo sulla strada di proseguire sulla via maestra della prevenzione e del potenziamento dei servizi pubblici, a partire dai sert e dalle comunita”.

‘Come puo’ il ministro Ferrero, da membro del governo, dare la sua approvazione a un’iniziativa che e’ palesemente in contrasto con la legge?’: se lo chiede Maurizio Gasparri, di An, il quale sottolinea che ‘dicendosi d’accordo con il ministro della salute Livia Turco sulla sperimentazione delle cosiddette narcosale, di fatto Ferrero da’ il suo placet a un progetto illegale e che non si puo’ realizzare ne’ a Torino ne’ in alcun’altra parte d’Italia’.
Secondo Gasparri ‘nessuno puo’ dar vita a questa sperimentazione, perche’ trovera’ la nostra ferma opposizione in nome di quella stessa legge che vogliono violare’. ‘Questo governo – insiste – non solo non e’ in grado di produrre alcuna seria politica antidroga, ma con bugie e inganni cerca di alimentare il gorgo della droga, che invece si combatte con la prevenzione e il recupero’.

‘La smettano di dire bugie, di alimentare false speranze – conclude l’esponente di An – quando i risultati sulle narcosale sono riconosciuti come fallimentari. Si tratta di un progetto la cui realizzazione e’ esclusa a priori perche’ noi lo impediremo’.

“Il commento alle dichiarazioni del ministro Ferrero e’ molto semplice: c’e’ chi pensa che la riduzione del danno sia l’unica strada possibile per la lotta alla droga e c’e’ chi invece continua a credere che la lotta alle tossicodipendenze si una lotta per la vita e la dignita’ dell’uomo”. Lo afferma Beatrice Lorenzin, coordinatrice nazionale dei giovani di Forza Italia, che aggiunge: “Come giovani non possiamo rinunciare imbelli alla speranza di una societa’ libera che garantisca la dignita’ della persona e non possiamo non rifiutare un governo che proponga la via per uno ‘stato etico della morte'”.

‘Dopo le narcosale il ministro Ferrero cosa si inventera’: allestira’ delle sale a spese del contribuente, in cui le persone invece di disintossicarsi dall’alcol potranno liberamente ubriacarsi quando e quanto vogliono?’: cosi’ Domenico Di Virgilio, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Sociali della Camera, commenta le affermazioni di Ferrero sulle narcosale.

‘E’ inconcepibile – afferma il parlamentare azzurro – che invece di avviare iniziative, concrete e realizzabili in tempi brevi, per combattere la tossicodipendenza, si vogliano creare degli spazi in cui giovanissimi, giovani e meno giovani possano liberamente drogarsi’. ‘E poi – si chiede – chi paghera’ per realizzare queste narcosale? Saranno i contribuenti? E dove verranno realizzate: nei condomini, nelle scuole, negli ospedali?’. ‘Le narcosale non risolveranno il problema droga nel nostro Paese conclude Di Virgilio e il ministro Ferrero non vuol capire che si tratta di una guerra contro questo male oscuro che ogni anno miete vittime di ogni eta’ e condizione sociale e che provoca gravi turbamenti nelle famiglie’.