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(Agi) Roma, 25 giugno 2007 – Abolire le sanzioni amministrative previste per chi fa uso di sostanze stupefacenti, salvo nei casi in cui il comportamento del consumatore sia giudicato pericoloso nei confronti di terzi; segnalare alle famiglie il minore che viene trovato in possesso di dosi di sostanze psicotrope e, nel caso il soggetto sia maggiorenne, un “invito” a rivolgersi ai sert. Sono questi i punti piu’ rilevanti del disegno di legge delega che il ministro della solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, ha inviato ai ministri competenti e sul quale auspica “si possa aprire una discussione a partire dal prossimo pre-consiglio”. Il ministro ne ha parlato nel corso del convegno “Crescere indipendenti”, focus sulla prevenzione e sulla riduzione del danno da uso di stupefacenti. Propedeutica al ddl e’ un’azione finalizzata, per il ministro Ferrero, “a dare continuita’ agli interventi sulla questione della dipendenza come sui problemi sociali: si parla sempre di sperimentazione – ha spiegato Ferrero – ma lo si fa per nascondere la precarieta’ che caratterizza gli interventi fino ad ora adottati”. Per dare un nuovo respiro alle politiche di prevenzione e riduzione del danno occorrono dunque “risorse in grado di riqualificare i sert evitando il loro appiattimento sull’aspetto medico. La politica di taglio ai sert li ha spinti a fare il minimo servizio indispensabile e questo finisce per ritorcersi proprio sugli stessi servizi”. Le risorse, inoltre, vanno distribuite in un tempo sufficientemente lungo perche’ si possano approntare delle politiche coerenti: “sulla certezza del finanziamento nel corso del tempo si gioca tutta la partita sui problemi sociali in questo paese. E’ per questo che, dopo un lungo periodo in cui abbiamo provato a discutere, abbiamo deciso di presentare il disegno di legge delega e speriamo di discuterlo nel prossimo pre-consiglio dei ministri. Abbiamo deciso di procedere per il rischio che i tempi si dilatino ad oltranza e a formalizzare la nostra proposta, una proposta che si muove sulla base del programma dell’Unione e che si preoccupa di verificare i percorsi piu’ efficaci per la riduzione del danno”.