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(AGI) – Roma, 18 giu. – “Vasco, la vita spericolata dov’e’ finita. Adesso ti muovi in pullman…”.

“Si’, Viaggio in pullman, Vita spericolata col pullman!”.
Cosi’, Vasco Rossi, nel corso di un’intervista concessa oggi all’emittente radiofonica RDS.

“Quanto ti senti poeta?”.

“Poeta…non e’ esattamente la giusta definizione. Perche’ i poeti non usano il mio linguaggio. Semmai sono un nuovo tipo di poeta; cantautore, scrivo parole e musica, un duplice linguaggio: parole e musica. La musica crea l’atmosfera per far arrivare la parola. Concepisco canzoni che arrivano dallo stomaco, che scrivo con l’istinto. Cose che, mi accorgo, spesso sono piu avanti del pensiero, il cuore va oltre. Molte volte dico delle cose nelle canzoni, che capisco anni dopo. Mi fido molto dell’istinto; e’ uno stato particolare di eccitazione, che non puoi sfogare in modo diverso e allora si trova da sfogarlo creando con la chitarra, magari in solitudine totale, perche’ vuoi comunicare. Io ringrazio sempre la chitarra e il cielo”.

“Michael Jackson ha detto recentemente: ‘Con la droga il mondo sarebbe migliore’…..”.

“Con la droga si intende tutto quello che fa male ed e’ proibito. Ci sono altre droghe che vengono considerate meno pericolose, come l’alcool, che invece fa piu’ male. Considerare le droghe tutte uguali e’ criminale e genera solo confusione fra i ragazzi. La marijuana e’ pericolosa quanto l’alcool, forse meno – pero’ da 50 anni l’hanno demonizzata e continuano a dire che uccide e altre sciocchezze di tutti i tipi. Con le droghe non e’ che il mondo sarebbe migliore, ma bisogna farci i conti; il mondo e’ sempre andato avanti e non si puo’ farle sparire con la bacchetta magica”. “Vasco, ti trovo in gran forma”.

“Grazie. Quando devo fare una cosa la faccio, ma devo avere un progetto preciso. Infatti, corro per necessita’, non per piacere, perche mi serve per far un po’ di fiato, per fare i concerti e stare due ore e mezza sul palco. Devo star attento, ero talmente ingrassato che non riuscivo piu a muovermi.
Comunque, i primi 15 giorni che ho smesso di bere il vino, ero molto triste. Poi ho cominciato leggermente a sorridere. Ecco, ci vuole un mese per tornare a ridere normalmente. Poi si sta anche meglio”.

“Come fai a tenere sotto il palco, persone di ogni eta’?”.

“Perche e’ la grande magia della musica, delle canzoni. La musica ti fa arrivare direttamente al cuore, quando riesci a centrare l’atmosfera. E allora non e’ questione di eta’. Poi quando si parla, si parla ad un’anima sola: all’anima umana”.

“Una magia costosa, quella dei tuoi tour”.

“Ecco e’ importante dirlo. Sento sempre parlare di incassi esorbitanti delle mie tournee’; la gente immagina che arrivino in tasca a me e che cosi’ diventi anche piu’ ricco di quello che sono. C’e’ un grande investimento in realta’. Investiamo moltissimo nella produzione, che costa oltre 15 milioni di euro…”.

“Di nuovo tutto esaurito. Due date a Roma…”.

“Questa e’ una cosa incredibile! Riempire l’Olimpico, neanche nei sogni piu’ spericolati potevo immaginarlo. Poi due date di seguito. Penso sia un momento particolarmente magico.
Adesso arriva tutto quello che ho seminato in passato. In realta’, quante volte ho fatto concerti con poca gente; pero’ quella poca gente era talmente convinta di aver visto chissa’ cosa, che tornava a casa e lo raccontava a tutti. C’e’ stato un tam-tam e nel giro di 15 anni siamo andati anche oltre, adesso torneremo inditero prima o poi!”.

“Ti rendi conto che sei un punto di riferimento, senti la responsabilita’?”.

“Di quello che dico nelle canzoni sono perfettamente responsabile e contentissimo di essere punto di riferimento musicale e come testi. Mi fa piacere: per me era punto di riferimento Battisti o De Gregori, De Andre’. In quel senso so cosa si prova. Io aspettavo i loro dischi, li compravo e non rimanevo mai deluso, spero che adesso capiti lo stesso a chi compra i miei dischi”. (AGI)