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‘LIBERA’, IN STIME MONDIALI MANCANO ALMENO 400 TONNELLATE (ANSA) – ROMA, 15 GIU – Sull’emergenza cocaina sembra non si possa piu’ tacere. Oltre all’aumento dei consumi denunciato nei mesi scorsi dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato, e dai dati diffusi dal Viminale, ora e’ la volta di uno studio a cura di ‘Libera’, che denuncia un ‘buco nero’ di 400 tonnellate di cocaina (che secondo altri dati arriverebbero fino a 700 tonnellate), che sfuggono alle stime del consumo mondiale.
A febbraio Amato aveva lanciato l’allarme cocaina: in Italia se ne stava registrando ‘un consumo gigantesco, una spaventosa domanda’. Secondo i dati del Viminale, nel 2006 in Italia sono stati sequestrati 4.624,763 chili di cocaina, con un aumento del 5,74% rispetto al 2005. Un dato allarmante che ha spinto alcuni esperti a paragonare lo stupefacente a un virus influenzale: facile da prendere, veloce nel diffondersi e in grado di colpire tutti (secondo i dati piu’ recenti 7 italiani su 100 ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita).
La preoccupazione di Amato sull’allarme cocaina, ribadita anche a Venezia in occasione della riunione dei ministri dell’Interno del G6, viene confermata oggi anche dal chirurgo Gilberto Ponti, specialista in chirurgia maxillo-facciale: sempre piu’ numerose sono le richieste di intervento per le conseguenze che l’uso di cocaina comporta al setto nasale e alla bocca.