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CONTRO PROPOSTA BAIO E BINETTI A IDEA TURCO DEI NAS A SCUOLA.

(DIRE) Roma, 28 mag. – “Puo’ essere utile partire da una commissione di inchiesta coraggiosa, che intercetti i termini del disagio giovanile, cosi’ come oggi si manifesta nella triplice interfaccia con i luoghi del tempo libero, la scuola e la famiglia”. E’ questa la ‘contro-proposta’ delle due senatrici teodem Emanuela Baio Dossi e Paola Binetti all’idea del ministero della Salute di effettuare controlli a tappeto con i Nas nelle scuole italiane, per verificare il consumo di stupefacenti.

“Il consumo di droga cresce- spiegano le due senatrici- si diversifica, interessa fasce sempre piu’ giovani che non sempre trovano negli adulti i maestri di cui avrebbero bisogno, nemmeno a scuola. Eppure proprio dalla scuola si ricomincia per dire no ad un processo che sembra aver assunto un carattere di irreversibilita'”. I ministri Fioroni e Turco, per Binetti e Baio, contrastano il processo “mettendo in gioco tutte le risorse di cui dispongono e ricorrendo anche a strumenti di controllo poco abituali nella scuola, non sempre e non del tutto condivisibili, ma si percepisce una preoccupazione crescente che e’ stata decisamente sottovalutata nei mesi precedenti”.
Il ministro Mastella afferma che oggi non avrebbe certamente firmato il Ddl sul raddoppio della dose minima”. Per le due senatrici teodem “oggi circola piu’ facilmente la droga non nelle scuole, ma nei pub, nelle discoteche, in quei luoghi di aggregazioni giovanile in cui fa presa una certa cultura della diversione trasgressiva: e’ in questi luoghi e intorno a questi luoghi che vorremmo vedere attivato un servizio di vigilanza e di controllo esigente ed efficace”. A scuola invece “dovrebbe prevalere la cultura della formazione-informazione, scevra da ideologismi che enfatizzando il diritto all’autodeterminazione lo spogliano del necessario senso di responsabilita’ verso se stessi e verso gli altri”.
Occorre, infine, “prendere in esame- concludono Baio e Binetti- le politiche di prevenzione ancorandole strettamente alle politiche familiari e alle politiche di educazione alla salute, per un coinvolgimento sempre piu’ consapevole dei giovani nei loro progetti di vita”.