Tempo di lettura: 2 minuti

(Comunicato stampa, 16 aprile 2007) Al via il progetto Incipit realizzato dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Puglia. Ha avuto inizio con l’assunzione dei primi otto beneficiari del provvedimento di clemenza, la fase operativa del progetto In.c.i.p.i.t. (Inclusione dei Condannati Indultati per l’Integrazione sul Territorio), finanziato dalla Cassa delle Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il progetto, che coinvolgerà complessivamente 25 soggetti precedentemente fruitori di una misura alternativa o detenuti, ha la finalità di offrire ai destinatari del provvedimento di indulto delle province di Bari, Brindisi e Taranto, l’opportunità concreta di svolgere, per un anno, un’esperienza di inserimento lavorativo e quindi di conseguire un’autonomia economica, proveniente da fonte lecita e tale da ridurre nel periodo successivo alla liberazione il rischio di recidiva.
Questo primo gruppo è stato assunto alle dipendenze della Cooperativa “Opera P” di Bari e svolgerà, per conto dell’Amiu di Bari, attività di manutenzione e pulizia dei canali per il deflusso delle acque piovane, al fine di prevenire il rischio degli allagamenti che possono essere causati dai fenomeni temporaleschi estivi. Per una più approfondita conoscenza delle linee guida, si allega un abstract del progetto, ma si ritiene di segnalare all’attenzione due aspetti qualificanti: l’ampiezza del tavolo di partenariato che vede coinvolti le Province di Bari e Taranto, i Comuni di Bari, Taranto, Leporano e Martina Franca, il Consorzio “Agorà”, l’Amiu di Bari, la Conf-cooperative di Brindisi, la Scuola Edile di Brindisi, le Cooperative “La Mimosa”, “Giovanni Paolo II”, “S. Giuseppe” e “Albano Liberato”.
Il percorso di selezione e preparazione dei soggetti, condotto dagli assistenti sociali e dagli educatori sulla base dei progetti di reinserimento già in corso prima della liberazione ed il successivo accompagnamento e supporto alle aziende, oltre che il sostegno ai destinatari del progetto, che sarà assicurato nel corso dell’esperienza lavorativa dagli assistenti sociali degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna. Va segnalato, infine, che il Comune di Bari si è impegnato a cofinanziare il progetto e ciò consentirà di portare a 15 il numero dei destinatari della città di Bari.