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(ANSA) – ROMA, 19 MAR – ”Il dibattito che si sta sviluppando sulla Skunk (una famiglia della pianta di marijuana con un alto contenuto di Thc) in Inghilterra rischia di essere fuorviante ed e’ bene fare chiarezza”: cosi’ il responsabile politiche sociali del Prc, Francesco Piobbichi, interviene dopo l’articolo del quotidiano inglese The Independent che lancia l’allarme su questo nuovo derivato della cannabis.Nel Regno Unito, spiega Piobbichi, non esiste una sola tabella come in Italia, ma ben tre tabelle: nella classe A si includono sostanze pesanti come eroina, amfetamine (iniettabile), cocaina, crack; nella tabella B vengono contemplate amfetamine e barbiturici; nella classe C e’ inserita la cannabis, gli steroidi, i tranquillizzanti, ecc. Un ordine che pero’ e’ stato modificato in diverse occasioni: ”la cannabis, ad esempio, nel 2003 e’ passata a droga di classe C mentre prima era considerata di classe B, e anche nel 2005 l’organismo scientifico del governo inglese (Acmd) ha riconfermato la scelta della declassificazione”.In realta’, secondo l’esponente del Prc ”abbiamo bisogno di costruire un sistema d’allerta rapido per capire quali sostanze girano nelle nostre strade, e informare chi, pur sapendo che l’uso o l’abuso di queste provocano danni, decide di utilizzarle”. ”Il vero nodo infatti – spiega – e’ questo, le sostanze che sono inserite in tabella sono ben differenti da quelle tagliate che girano oggi nelle nostre strade. Per questo dobbiamo essere meno ideologici e mettere al centro i comportamenti a rischio degli individui legati all’utilizzo delle sostanze, piu’ che concentrarci sulla sostanza stessa. Se in qualche modo utilizzassimo la griglia d’interpretazione classica, oggi dovremmo dare le sanzioni amministrative a chi consuma alcol per sballarsi (anche se non guida), o dovremmo mettere in tabella la colla o la benzina, perche’ i ragazzi la sniffano”.”Il dibattito nel nostro paese conclude – e’ logoro e deve essere sottratto alla banalizzazione mediatica: abbiamo bisogno di una nuova legge e di costruire una nuova cultura sociale su questo tema”. (ANSA).