Tempo di lettura: 2 minuti

Nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni all’Assemblea Generale dell’ONU di New York ha dichiarato l’ennesima guerra globale al traffico di esseri umani, a Ginevra l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (OHCR), ha reso pubblico uno storico rapporto, in cui chiede di porre termine alla guerra alle droghe. L’OHCR come prima raccomandazione chiede infatti agli Stati di “adottare alternative alla criminalizzazione, alla “tolleranza zero” e all’eliminazione delle droghe, prendendo in considerazione la depenalizzazione dell’uso; assumere il controllo dei mercati illegali delle droghe attraverso una regolamentazione responsabile, per eliminare i profitti del traffico illegale, della criminalità e della violenza”.

Si tratta di un documento fondamentale in vista della revisione intermedia delle politiche globali, che è prevista durante il Segmento Ministeriale ad Alto Livello della Commissione Droghe ONU di Vienna, nel marzo 2024. Con un appello lanciato dall’International Drug Policy Consortium e sottoscritto da oltre 130 ONG, fra cui Forum Droghe, la Società Civile internazionale ha chiesto di tenere conto degli effetti delle politiche sui Diritti Umani, a partire da quelli delle persone che usano sostanze.

Per Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe “è l’esatto contrario di quello che sta facendo il Governo Meloni, che fra decreto Rave e Caivano ha deciso di prendere di mira i giovani italiani e di innalzare le pene per lo spaccio di lieve entità”. Continua Fiorentini: “Le agenzie dell’ONU ci riportano l’evidenza di come il sistema di controllo delle sostanze stupefacenti, nato 60 anni fa e basato sul proibizionismo, sia costato miliardi di dollari e milioni di vite umane rovinate, senza riuscire in alcun modo a contenere il fenomeno.” Il Segretario di Forum Droghe mette in evidenza come “questo rapporto sarà indigesto a Palazzo Chigi perché pone il dito sull’eccessiva carcerazione per droghe nel mondo – 20% della popolazione detenuta – quando in Italia questa arriva al 34%, il doppio della media europea.”Eppure – conclude Fiorentini – il Governo fa orecchie da mercante e continua nella sua narrazione tossica, intrisa di populismo penale e di politiche repressive, inefficaci quanto pericolose.”

Susanna Ronconi, del Comitato Scientifico di Forum Droghe, sottolinea poi come “l’OHCR consideri la riduzione del danno (RdD) un elemento centrale del diritto alla salute. In Italia invece ci troviamo nella situazione paradossale che il Dipartimento Antidroga l’ha espunta dal lessico nella Relazione annuale sulle droghe ed ha sospeso il nuovo Piano di Azione Nazionale sulle Dipendenze, perché la RdD ne era uno dei pilastri.” Ronconi ricorda che “l’Italia è già stata richiamata dal Comitato ONU per i Diritti Economici, Sociali e culturali (CESCR) lo scorso ottobre”. In quell’occazione il CESCR ha raccomandato “che lo Stato riveda le politiche e le leggi sulle droghe per allinearle alle norme internazionali sui diritti umani e alle migliori pratiche, e che migliori la disponibilità, l’accessibilità e la qualità degli interventi di riduzione del danno”.

L’Ufficio Stampa

Roma, 22 settembre 2023

Scarica i documenti

  • pdf CS_Statement_OHCHR_Report_Final_IT
    Scarica la dichiarazione delle ONG con le adesioni in formato pdf
    Aggiunto in data: 20 Settembre 2023 17:17 Dimensione del file: 182 KB Download: 70
  • pdf G2315603
    Scarica il report dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani sulle politiche sulle droghe.
    Aggiunto in data: 20 Settembre 2023 12:43 Dimensione del file: 400 KB Download: 320