L’evento Beyond 2008 (Oltre il 2008) è un contributo delle organizzazioni non governative (Ong) di tutto il mondo alla revisione dei risultati raggiunti dopo la Sessione speciale dell’Assemblea generale dell’Onu (Ungass) del 1998 sul problema globale della droga. Organizzato dal Comitato delle Ong sulle droghe narcotiche di Vienna, è stato realizzato in collaborazione con l’Unodc (Ufficio Onu sulle droghe e il crimine) ed è stato sostenuto finanziariamente da svariate Ong, da alcuni stati membri dell’Onu e dall’Unione europea. L’iniziativa è consistita in consultazioni regionali in tutte e nove le regioni del mondo, e in un Forum finale che si è svolto nel luglio 2008 a Vienna. Hanno partecipato ai lavori circa 900 delegati, in rappresentanza di milioni di persone appartenenti a 145 paesi.
Tre gli obiettivi specifici: mettere in luce i contributi delle Ong ai piani d’azione adottati nel 1998; proporre nuove partnership tra le Ong e gli organismi governativi e intergovernativi, o rafforzare quelle esistenti; adottare i principi cui in futuro dovrebbero ispirarsi le politiche sulle droghe.
Per il Forum tenutosi a Vienna lo scorso luglio erano stati predisposti un Rapporto globale sintetico (Global summary report), una bozza di Dichiarazione e tre Risoluzioni da sottoporre alla discussione. Le Risoluzioni rispettavano le tre convenzioni sulle droghe e il mandato/l’autorità delle istituzioni internazionali e degli stati membri, ma tenevano anche conto di altri trattati internazionali nell’ambito della cornice più larga della Carta dell’Onu e della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Dopo un dibattito intenso e a tratti infuocato, la Dichiarazione e le tre Risoluzioni sono state adottate mediante consenso, all’unanimità. Quello raggiunto è stato un risultato storico, perché molte delle Ong partecipanti non si erano mai sedute insieme nella stessa stanza e non avrebbero mai creduto di poter trovare un accordo su un qualunque aspetto della drug policy. Le Risoluzioni contengono 51 raccomandazioni rivolte alla Cnd, agli stati membri, all’Unodc, all’Incb e alle Ong, ed è stato raggiunto un accordo sull’inclusione e la definizione di termini chiave, cosa che gli organismi di controllo sulle droghe dell’Onu non sono ancora riusciti a fare. Esse riconoscono che le popolazioni interessate – i consumatori, le popolazioni indigene, i coltivatori – hanno spesso subito violazioni dei diritti umani, e che le popolazioni stigmatizzate devono essere coinvolte nell’identificazione di questi abusi e nella risposta sia ad essi, sia alle conseguenze avverse sanitarie, sociali ed economiche del consumo di droghe illecite/nocive; che i giovani sono stati fortemente colpiti direttamente e indirettamente dall’uso di droghe illecite/nocive e devono essere coinvolti nella elaborazione di tutti gli aspetti della politica globale sulle droghe; che la riduzione del danno è una componente valida di una risposta complessiva al consumo di droghe illecite/nocive, così come la prevenzione, compresa la prevenzione dell’uso di tabacco e dell’abuso di alcol.
A questi principi fondamentali si accompagnano due temi chiave: la condivisione della responsabilità (shared responsibility and accountability) e la necessità di dare voce alle persone più direttamente coinvolte. I governi, a tutti i livelli, devono valorizzare l’esperienza, la sfera d’azione, la professionalità e la passione delle Ong.
Le Ong hanno concentrato maggiormente i loro sforzi su come affrontare questo problema globale, sono più disciplinate, interconnesse e organizzate a questo fine. Esse sono nella miglior posizione per dare un contributo – ma solo se la loro esperienza, la loro sfera d’azione, il loro impatto e il loro impegno saranno utilizzati.
Tuttavia questa questione va affrontata anche a livello umano. La Dichiarazione e le Risoluzioni rappresentano molte voci diverse – singoli individui, famiglie, giovani e comunità – provenienti da tutto il mondo. Queste voci devono essere ascoltate perché consentono una comprensione fondamentale su come conseguire un progresso dimostrabile per ridurre l’uso di droghe illecite/nocive e le sue conseguenze sanitarie, sociali ed economiche avverse. Dopo la conclusione del Forum, la Dichiarazione e le Risoluzioni sono state inviate a tutte le Ong partecipanti e a tutte le missioni governative presso l’Onu con sede a Vienna. I partecipanti hanno inviato i documenti ai loro ministeri nazionali, hanno tenuto incontri con ministri, parlamentari e funzionari, rendendoli ampiamente pubblici. Gli incontri sono stati organizzati o pianificati con i capi degli organismi di controllo delle droghe dell’Onu, e sono state sfruttate tutte le opportunità per presentare la posizione unitaria della comunità globale delle Ong.
Questo lavoro sta già dando i suoi frutti. Si è tenuta una presentazione presso il Gruppo di lavoro intergovernativo degli esperti sulla riduzione della domanda, uno degli organismi preparatori per la revisione, e questa è stata la sola presenza diretta delle Ong nei preparativi. In quel gruppo di lavoro molti delegati hanno fatto riferimento al Forum in senso favorevole, e un numero significativo di delegazioni ha insistito su un riferimento specifico a Beyond 2008 nelle conclusioni. Inoltre, molte conclusioni e affermazioni riflettono le raccomandazioni del Forum, ad esempio: correggere l’approccio attualmente squilibrato; dare un ruolo centrale ai diritti umani; dare priorità alla salute e non alla repressione; coinvolgere le persone più direttamente colpite; de-stigmatizzare; favorire interventi appropriati dal punto di vista socio-culturale e basati sulle evidenze.
Nonostante questo, continua una certa resistenza a prendere sul serio la creazione di partnership efficaci. Alcune delegazioni considerano ancora l’espressione “riduzione del danno” un tabù, anche se i programmi di riduzione del danno operano regolarmente nel loro paese. C’è stato un impegno verso interventi basati sulle evidenze, ma questo non è emerso nelle proposte contenute in molti statements. Anche se sembrerebbe evidente che la riduzione significativa dell’offerta e della domanda di droghe illecite è stata un insuccesso, ciò non si è tradotto in una revisione, in un esame, in una analisi seria delle conseguenze non volute del controllo della droga, come l’aumento massiccio delle popolazioni detenute, la diffusione di malattie trasmesse attraverso il sangue e la carenza di farmaci per le cure palliative in molti paesi.
In queste circostanze, il lavoro da fare resta molto. Gli incontri programmati con i capi degli organismi di controllo sulle droghe dell’Onu sono importanti per dare alla società civile un ruolo chiaro nella revisione e nella elaborazione di future politiche internazionali sulle droghe. Per questo, un’azione di pressione sui ministri e sui politici nazionali sarà essenziale. Lo spirito di Beyond 2008 deve essere mantenuto e rafforzato per offrire agli organismi di controllo sulle droghe una base ampia di discussione critica, e per garantire la presenza costante di voci favorevoli a una politica sulle droghe globale e nazionale umana, inclusiva ed efficace.
*Vienna Non-Governmental Organization Committee (Vngoc). I documenti relativi a “Beyond 2008” possono essere trovati sul sito web: www.vngoc.org