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Quattro chili di cocaina al giorno nelle fogne di Milano. Giovane donna si butta dal balcone con il figlio dopo un coca party. Minidosi di cocaina a 10 euro, vendute ai ragazzini. Si schianta a 140 all’ora, nel sangue alcool e cocaina.
Parlare di cocaina in poche righe non è semplice. La cocaina, come l’alcool, è una droga che piace a quasi tutti quelli che la provano. Ma il suo effetto è breve, ed è facile farsi prendere la mano e esagerare. Se una piccola dose o due danno un piacevole senso di lucidità, efficienza, sicurezza, e non creano problemi, dosi eccessive o ripetute rendono agitati, nervosi e irritabili. Usarla insieme all’alcool (che oltre a potenziarne gli effetti altera riflessi e capacità di giudizio, e disinibisce l’aggressività) è molto pericoloso.
Quando la cocaina era una novità, ed era in libera vendita in farmacia, Sigmund Freud la usò per vari anni, e la raccomandò caldamente a parenti, colleghi e amici. Non risulta che abbia mai avuto il minimo problema. Un suo amico, il dottor Ernst Fleischl von Marxow, affetto da dolori intollerabili del tipo che oggi chiamiamo “neuropatici”, difficilissimi da curare, proprio su consiglio di Freud pensò di poter trovare sollievo nel nuovo farmaco (la morfina che già prendeva non gli toglieva il dolore). E fu una tragedia. La cocaina che cominciò a prendere a dosi sempre più alte e frequenti, e che non riuscì mai più ad abbandonare, non solo non gli tolse il dolore, ma gli provocò allucinazioni, deliri, convulsioni, che resero i suoi ultimi anni un inferno.
Questi due esempi estremi dicono bene che cosa può essere la cocaina. Usata saltuariamente e con moderazione (in assenza di controindicazioni come ipertensione o cardiopatie) è solo uno stimolante leggero e benigno. Usata di frequente, ripetutamente, ad alte dosi, specie se insieme all’alcool, può essere imprevedibilmente pericolosa. E qui torniamo al solito problema del proibizionismo. La proibizione impedisce di fare seria e onesta informazione e rende impossibile una vera responsabilizzazione dei consumatori di droghe. In più, le droghe proibite sono sempre più abbondanti e meno costose (a dimostrazione dell’impossibilità di controllarle), e sono particolarmente disponibili per giovani e giovanissimi. Cioè esattamente per le persone che, a parte il gusto per il frutto proibito, non hanno nessun vero motivo di usarle, e non dovrebbero usarle.
a cura di Claudio Cappuccino