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I lettori di Fuoriluogo hanno avuto il piacere di gustare per quattordici numeri la vignetta di Skiaffino. Da questo numero la finestra della satira sarà chiusa perchè il nostro caro amico Gualtiero il giorno di Natale ci ha lasciato. Non sapremo mai se ha scelto di morire il 25 dicembre per essere avvicinato a Charlie Chaplin o per “rovinarci” la festa. Comunque uno scherzo atroce per i tanti amici e ammiratori!

È stata una vita ricca e felice: è finita in bellezza con la inaugurazione nella sua Camogli di una mostra della satira dell’ottocento e di autori contemporanei su Garibaldi. È riuscito anche a inviare per il diciassettesimo anno l’agenda Viavai a cui teneva tanto; “stampata clandestinamente e destinata a poche centinaia di eletti che conosco personalmente”, come scriveva nella ultima presentazione. Era soddisfatto di essere nella compagnia di Sergio Staino, direttore dell’inserto satirico “M” che esce il lunedì con l’Unità.
Un ingegno poliedrico, che ha navigato nel mare dell’editoria, del giornalismo e della politica. La sua creatura, Andersen, rimane la rivista leader dell’editoria per ragazzi.
Per questo numero gli avremmo chiesto una battuta fulminante su papa Ratzinger e gli atei devoti. Possiamo solo immaginarci come il laico Skiaffino avrebbe risposto. Sicuramente, come sempre, unendo il sarcasmo e il sorriso. I suoi personaggi, con quella faccia un po’ così, non erano capaci di odio. Il disincanto e la ragione erano la sua cifra.
Abbiamo perso una persona speciale per disponibilità e generosità.
Ciao Gualtiero, eri davvero un esponente di spicco!
In tutti i sensi.