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No alle narcosale. Antonio Maria Costa, vicesegretario generale dell’Onu nonche’ direttore esecutivo di Unodc ha scritto al sindaco di Torino Sergio Chiamparino per rappresentargli tutta la sua contrarieta’ sul progetto di aprire nel capoluogo piemontese delle narcosale per il recupero dei tossicodipendenti.

“Ho scritto ieri a Chiamparino -ha affermato Costa ai margini del seminario ‘Mediterraneo’, che vede riuniti a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia i capi dei servizi antidroga dei paesi dell’Africa settentrionale e occidentale, quelli europei del G6, i responsabile dell’Unodc, la Commissione Europea, l’Interpol, l’Europol e la Dea americana- dichiarandomi preoccupato sull’apertura di una o piu’ narcosale a Torino. Come ha detto il ministro della Salute Turco non ci sono le premesse legislative” per portare avanti questo progetto. In ogni caso, ha sottolineato il vicesegretario generale dell’Onu, anche “l’alternativa di somministrazione controllata di eroina non e’ che un palliativo e poi -ha aggiunto- e’ estremamente costosa. I costi si aggirano intorno ai mille euro al mese per tossicodipendente”.

A dimostrazione di come nemmeno questo sistema possa essere risolutivo, Costa ha ricordato l’esperienza della Svizzera. “Questo trattamento e’ stato applicato a 5-600 tossicodipendenti su 32.000 casi. In realta’ la soluzione e’ quella di trattare i tossicodipendenti come dei malati, degli infermi e di recuperarli come tali”.

Le parole di Antonio Maria Costa contro le narcosale “mi vedono d’accordo. Tant’e’, che la lettera che avevo indirizzato al ministro della Salute Turco non prendeva neppure in considerazione le ‘sale del consumo’, ma si riferiva alle ‘sale di somministrazione’ controllata”. A dirlo e’ Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, nel giorno in cui viene resa nota una missiva, con cui il rappresentante Onu esprime la sua “preoccupazione” sulla possibile sperimentazione a Torino delle ‘narcosale’. Raggiunto telefonicamente dalla Dire, il primo cittadino del capoluogo piemontese vuole innanzitutto precisare che “c’e’ una bella differenza fra le sale del consumo di sostanze tossiche rischiose perche’, magari, tagliate male, e le sale di somministrazione.
Qui- precisa- ci riferiamo a luoghi in cui un medico sa benissimo che cosa da’ al tossicodipendente, alla presenza di una equipe medico-psicologica per fornirgli anche degli appigli di recupero”.
Io, specifica Chiamparino, “dico solo che si puo’ cercare di fare la sperimentazione di questi luoghi, vale la pena fare un tentativo su questa strada per spezzare l’illegalita’ che avvolge il mondo dello spaccio e del consumo di droga”. Riferendosi poi all’esempio spagnolo che fa Costa (le narcosale di Madrid, collocate a ridosso della discarica pubblica, fuori della capitale, ndr), il sindaco di Torino osserva che, “in quel caso e’ come nascondere la polvere sotto il tappeto”, far finta, ossia, di non vedere cio’ che accade ai tossicodipendenti. A questo punto, avverte Chiamparino, “meglio incentivare l’attivita’ dei Sert, per una somministrazione controllata”.

‘Le parole del vice segretario generale dell’Onu, Antonio Maria Costa, confortano e indicano chiaramente quale sia la rotta da seguire per la lotta alla droga’. Lo afferma Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia.

‘Non e’ allontanando dalla vista i tossicodipendenti che li si aiuta. Debbono essere trattati come malati. Dopo la bocciatura delle narcosale da parte del rappresentante dell’Onu, direttore dell’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, dovrebbe essere chiaro a tutti, e quindi in primo luogo al ministro Turco, che la strada intrapresa dal sindaco Chiamparino e’ non solo fallimentare ma anche dannosa’.

‘No alle narcosale? Detto da Costa e’ un invito a procedere’: cosi’ Francesco Piobbichi, responsabile delle politiche sociali del Prc.

‘Andrea Costa – spiega Piobbichi – invece di intervenire nel dibattito interno di un paese sovrano, dovrebbe rispondere dell’immane fallimento delle politiche proibizioniste sulle droghe che ha determinato l’organismo che rappresenta. Capisco che occorre fare tali dichiarazioni per alzare il polverone per accreditarsi nuovamente alla guida dell’Unodc, ma non capisco perche’ non intervenga con le stesse argomentazioni in paesi come Australia, Svizzera, Germania, Spagna, Olanda, Gran Bretagna, che hanno ormai consolidato tali esperienze’.

“Il mercato degli stupefacenti risulta stabilizzato ai massimi storici: quantita’ moltiplicate, prezzi stracciati, purezza media in ascesa. Un disastro che su cui ragionare quando a Vienna, nel giugno del prossimo anno, le nazioni unite dovranno valutare l’efficacia delle politiche (War on Drugs) varate dall’assemblea generale nel 1998”. Lo dichiara il vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera Daniele Farina (Rifondazione comunista), dopo aver assistito alla presentazione del rapporto annuale dell’Odet (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossico dipendenze) avvenuta ieri a Bruxelles. “Si puo’- si chiede Farina- di fronte a tale fallimento continuare sulla stessa strada? Il buon senso direbbe certamente di no, ma un pessimo intreccio di interessi internazionali e delle narco-burocrazie sosterra’, invece, di si”.

“Sorprende, inoltre- conclude il deputato di Rifondazione Comunista- che un rapporto di cosi’ alto valore scientifico venga piegato a polemiche italiane di pochissimo spessore come quello sulle injecting room, dimenticando che lo steso rapporto descrive gia’ la loro esistenza in Europa: oltre 140 suddivise i 6 paesi”.

Boccia le narcosale e si dice d’accordo con le valutazioni espresse da Antonio Maria Costa, direttore dell’ufficio droga e crimine dell’Onu. Luciano Caprino, docente di Farmacologia all’Universita’ “La Sapienza” di Roma, condivide lo spirito e il merito della lettera che il delegato Onu ha inviato al sindaco di Torino a proposito delle narcosale.

“Condivido la lettera di Costa.- spiega- L’utilizzo delle narcosale e’ comprensibile solo se si valuta l’obiettivo che e’ alla base della proposta”. Se “non vogliamo che ci siano persone che si drogano per strada , la proposta e’ comprensibile, ma resta il fatto che essa implica dei risvolti negativi sostanziali che non possono non essere presi in considerazione”.
Innanzitutto, spiega il docente, “attraverso l’autorizzazione delle narcosale si rende indirettamente legale la somministrazione di stupefacenti, cioe’ e’ lo Stato in prima persona che li somministra”, e “questo pone dei problemi etici non trascurabili”. In secondo luogo, aggiunge Caprino, “si convalida e autorizza la possibilita’ che una persona possa vivere in uno stato di anormalita’ e alterazione della realta’ che puo’ essere pericoloso”, e, in terzo luogo, “si corre il rischio di aumentare il proselitismo creando un pericoloso e potenzialmente incontrollabile spirito di emulazione”. Insomma, conclude il docente, “le narcosale sono un vero e proprio fallimento da un punto di vista clinico. La loro unica utilita’ puo’ essere relativa solo all’ordine pubblico”.

“Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, bacchettato persino dall’Onu sulle narcosale, compie un’impacciata quanto opportuna marcia indietro”. A dirlo e’ Isabella Bertolini, deputata di Forza Italia. “La Turco- polemizza Bertolini- dopo la bocciatura del Tar sulla cannabis, colleziona un’altra figuraccia”. Forse anche lei “dovrebbe seguire il suo collega di partito e abbandonare un progetto osteggiato da tutti gli esperti del settore”. Le parole di Costa, prosegue la deputata azzurra, “dimostrano quanto dannosa, sbagliata ed inappropriata sia la politica di questo governo e di questa maggioranza in materia di contrasto all’uso e all’abuso di sostanze stupefacenti”. Speriamo, continua Bertolini, “che tale autorevole intervento ponga la parola fine sul tentativo reiterato della maggioranza di imporre politiche antiproibizioniste in materia”. Purtroppo, conclude, “le probabili contestazioni della sinistra radicale rendono quantomai vana questa nostra costruttiva speranza”.

‘Costa parla di cose che non conosce: tutti gli addetti ai lavori sanno che le narcosale sono un intervento salva vita’. Cosi’ l’eurodeputato Vittorio Agnoletto.
L’ex presidente della Lila, dalla ventennale esperienza nel campo delle tossicodipendenze, ricorda che ci sono diversi studi che dimostrano l’efficacia delle narcosale. ‘In Europa – dichiara – sono attive 62 sale di consumo protetto e i dati relativi a Hannover, Amburgo, Francoforte e Saarbrucken, citta’ che hanno attivato i progetti nella meta’ degli anni ’90, hanno evidenziato una diminuzione delle nuove infezioni da HIV e epatite B e C tra i drogati’. Calata del 25% anche la mortalita’ dei tossicodipendenti. ‘Nel campo della salute collettiva – conclude – si e’ registrato infine una riduzione delle ‘scene a cielo aperto’ cioe’ di persone che si ‘bucano’ in luoghi pubblici, e del numero di siringhe abbandonate con i conseguenti rischi di punture accidentali’.

‘Credevo che il dottor Costa avesse problemi piu’ urgenti da affrontare, dal boom dell’oppio afghano a quello della coca colombiana, rispetto all’ipotetica apertura di una narcosala a Torino, quando ne esistono gia’ una settantina in tutta Europa’. Giulio Manfredi, membro della segreteria dei Radicali italiani, risponde cosi’ al direttore dell’ agenzia antidroga dell’Onu. ‘Quello che indigna e’ il tono – spiega Manfredi – Costa parla come se fosse il presidente del Consiglio o il ministro della Salute, senza sapere nulla della situazione torinese, dove i servizi di riduzione del danno sono una realta’ da almeno quindici anni’.

‘L’intervento del commissario Costa e’ fuori luogo, si inserisce a gamba tesa’ in un dibattito italiano’. E’ quanto sostiene il Verde Tommaso Pellegrino secondo il quale ‘la questione sollevata dal sindaco di Torino, a cui va la nostra solidarieta’, e’ estremamente importante, cioe’ come sostenere i tossicodipendenti e non abbandonarli a se stessi’.

‘L’aumento del consumo di droghe dice di per se del fallimento delle politiche proibizioniste e in Italia del fallimento della legge Fini-Giovanardi. E’ quindi necessario cambiarla al piu’ presto’. E’ quanto ha dichiarato il Ministro della Solidarieta’ Paolo Ferrero il quale ha aggiunto di intravedere tre percorsi per la sua modifica. Secondo il ministro occorre, infatti, seguire ‘le indicazioni che provengono dagli operatori del settore e dalla comunita’ scientifica’ giungere alla ‘presa in carico dei tossicodipendenti superando le sanzioni amministrative’ e tornare ad applicare ‘le politiche di riduzione del danno, sperimentando e verificando scientificamente l’efficacia dei diversi strumenti senza alcun pregiudizio ideologico’.

‘A questo riguardo sarebbe opportuno che anche chi ha compiti di direzione di agenzie internazionali – ha poi aggiunto Ferrero – fosse piu’ rispettoso del dibattito italiano su come contrastare il fenomeno delle tossicodipendenze, soprattutto alla luce dei non brillanti risultati sin ora raggiunti’.

Il vicesegretario generale dell’Onu, Antonio Maria Costa, ribadisce l’inutilita’ delle narcosale e la loro pericolosita’. Siamo preoccupati dalla crescita del consumo di eroina nel paese tra i giovanissimi”. Lo afferma Beatrice Lorenzin, coordinatore nazionale dei giovani di Forza Italia, aggiungendo che “anni di normalizzazione dell’uso di droghe tra i giovanissimi e una pericolosa cultura dello sballo tranquillo hanno creato un clima di irresponsabilita’ generale intorno all’uso di sostanze stupefacenti”.
Per Lorenzin, infine, “la droga che inonda le nostre citta’ e’ un segno tangibile di un declino sociale e morale che non risparmia nessuna generazione e che richiede interventi fermi e decisi sul fronte della repressione, della prevenzione e del recupero. Altro che narcosale.”