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Filo spinato, comprato autotassandosi, per difendere dagli spacciatori un’area dietro una parrocchia. E’ la drastica scelta a cui sono ricorsi, con il benestare del parroco, gli abitanti del quartiere Arcella di Padova, dove gia’ 5 anni fa, nel 2006, era sorto il ‘muro’ antispaccio di via Anelli con un lungo seguito di polemiche. Anche nel caso della parrocchia di San Gregorio Barbarigo il problema sono gli incontri tra pusher, per lo piu’ nordafricani, e i loro ‘clienti’, con un via vai che non rende certo sicura l’area della chiesa e dell’oratorio.
Un caso che e’ entrato anche nel dibattito politico: ‘La notizia non mi sorprende affatto. Il Governo e’ assente e la gente si organizza come puo’ per tutelarsi’, ha detto Antonio De Poli, deputato e portavoce nazionale Udc.
In effetti, un gruppo di cittadini, stanchi della situazione, ha rafforzato i 25 metri della rete di recinzione della chiesa stendendo una doppia linea di filo spinato.
Un’operazione condivisa dal parroco e sostenuta dall’associazione ‘Arcella: un quartiere una citta” che ha speso 400 euro per ‘difendere’ la chiesa visto che sul retro si danno appuntamento spacciatori.
I commenti degli abitanti della zona – come riporta il Mattino di Padova – sono positivi perche’ il quartiere, da tempo, ha problemi di degrado.
Secondo De Poli, ‘il sacerdote ha messo coraggiosamente in atto un modo per proteggere i parrocchiani dagli spacciatori. Un gesto che definirei eroico considerando che questa azione mette a rischio anche la sua incolumita’ fisica. Questo deve farci riflettere: il Governo e’ assente e taglia indiscriminatamente in modo irresponsabile. Con l’ultima manovra i tagli nel comparto sicurezza hanno sforato i 2 miliardi di euro’.
Il Governo guidato da Lega e Pdl che ha vinto le elezioni facendo una campagna elettorale sulla sicurezza, nell’ultima manovra, ha tagliato 600 milioni che si aggiungono ad altri 1,5 miliardi di tagli nelle precedenti manovre. L’Udc, solo un mese fa, aveva accolto l’appello dei sindacati e aveva lanciato l’allarme. Quando lo Stato non c’e’, i singoli si organizzano autonomamente e questo non e’ affatto un bel segnale perche’ vuol dire che la gente non ha piu’ fiducia nella politica’, conclude De Poli.