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Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, piu’ di un americano adulto su cento si trova dietro le sbarre. Lo ha scoperto uno studio pubblicato ieri dal Pew Center. La popolazione carceraria negli States e’ cresciuta di 25 mila detenuti nel 2007, arrivando a quasi 1,6 milioni. Altre 723 mila persone si trovano in prigioni locali. Con una popolazione adulta Usa di circa 230 milioni il nuovo dato significa che un americano adulto su 99 e’ dietro le sbarre. I tassi di permanenza nelle carceri sono piu’ alti per certi gruppi etnici: un ispanico su 36 e’ in prigione secondo i dati del 2006, mentre tra i neri la proporzione e’ addirittura di uno su 15 che sale a uno su nove se si guarda alla fascia di eta’ compresa tra i 20 e i 34 anni. Tra le donne si trova in carcere una donna bianca su 355, mentre per le nere il tasso e’ nella media nazionale: una su cento. I dati si discostano rispetto a quelli ufficiali del Dipartimento della Giustizia che e’ arrivato a una stima di un detenuto ogni 135 americani guardando alla popolazione americana nel complesso,non solo agli adulti. Per mantenere questa popolazione in ascesa, nel 2007 gli stati hanno speso 44 miliardi di dollari, contro i 10 miliardi di dollari del 1987. Nel 2005, l’ultimo anno per cui ci sono cifre nazionali disponibili, imprigionare qualcuno e’ costato oltre 23 mila dollari.
La ricerca sottolinea che gli Stati Uniti sono primatisti delle incarcerazioni sia come numeri globali che come flusso di nuovi prigionieri.
La popolazione carceraria Usa di 2,3 milioni di adulti e’ la piu’ alta del pianeta, seguita da 1,5 milioni di detenuti in Cina (dove il numero degli abitanti è peró molte volte superiore) e da 890.000 detenuti in Russia.
In Italia, i dati sulla popolazione carceraria prima dell’indulto concesso nel 2006 indicavano una presenza di circa 62.000 detenuti, che in rapporto alla popolazione dà un indice di carcerati dieci volte inferiore a quello americano.

‘L’America e’ anche leader globale nel ritmo di incarcerazione dei suoi cittadini, molto piu’ rapido di paesi come il Sudafrica e l’Iran’, afferma lo studio.
I dati mostrano che la popolazione carceraria Usa e’ triplicata nel giro di venti anni, dal 1987 ad oggi.
Tra le ragioni indicate per l’alto numero di detenuti negli Stati Uniti: sentenze dure, numero record di crimini per droga, alto tasso criminale.
In stati come il Texas e il Kansas sono scattate iniziative per rallentare il flusso dei detenuti facendo un uso sempre maggiore, per le persone considerate a basso rischio, delle condanne da scontare a domicilio.