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Anche quest’anno il Seattle Hempfest ha raggruppato centinaia di persone sul lungomare cittadino.

E noi concordiamo con queste persone e sosteniamo la Senate Bill 5615: proposta che decriminalizza il possesso di marijuana (per gli adulti), elimina il carcere obbligatorio, imponendo una multa di 100 dollari, pagabile anche per posta.

La proposta di legge e’ gia’ stata esaminata da una Commissione bipartisan e sara’ sottoposta allo scrutinio finale nel 2010.

Questa e’ una legge di buon senso specialmente in un periodo di crisi finanziaria. Un rapporto dell’ufficio finanziario rivela che se la legge passasse, lo Stato risparmierebbe 16 milioni in tasse e un milione nel prossimo anno fiscale. Di questo milione, 599 mila dollari andrebbero alle carceri statali, a sostegno anche dei centri di recupero per i tossicodipendenti.

La decriminalizzazione della marijuana non e’ una idea degli ultimi anni. Nel 1970, il Congresso istitui’ la Commissione nazionale sul consumo della marijuana. Un gruppo bipartisan di 13 persone, nove nominate dal presidente Nixon e quattro dal Congresso. Il rapporto pubblicato nel 1972 (Marijuana: A Signal of Misunderstanding”) sorprendentemente raccomando’ la decriminalizzazione.

Il possesso personale di marijuana non dovrebbe piu’ essere un reato; la distribuzione di piccole quantita’, senza profitto, non dovrebbe essere piu’ considerata un reato.

Dodici Stati hanno seguito la strada della decriminalizzazione. Il Nevada ha decriminalizzato la sostanza nel 2001e il Massachusetts nel 2008. Secondo l’Ufficio nazionale del Censo, il 35% della popolazione vive in Stati dove la sostanza e’ decriminalizzata, e il consumo non e’ aumentato in questi Stati cosi’ come non e’ aumentato negli Stati dove esiste la marijuana terapeutica o nelle citta’ che abbiano adottato una politica “soffice” verso il consumo.

D’altra parte, l’inasprimento delle leggi contro la marijuana non ha raggiunto i risultati sperati. Dal 1992 al 2007 sono triplicati gli arresti per marijuana (il 47% di tutte le droghe): da 287.900 a 872.720. Di queste, l’89% riguardava solo il possesso.

Secondo uno studio di due Universita’ di Washington:

  • il prezzo della marijuana e’ sceso
  • la qualita’ e’ piu’ “forte”
  • e’ piu’ disponibile
  • il consumo e’ aumentato malgrado l’inasprimento delle leggi.

Abbiamo prove decennali sul fallimento della criminalizzazione della marijuana. Continua ad essere periolosa per la salute e la sicurezza pubblica. Ha minato il rispetto delle leggi, e soprattutto “marchia” penalmente le persone, tenendo anche conto che il 40% della popolazione prova la sostanza una volta nella vita. Questo non puo’ significare che il 40% degli americani sono criminali.

Speriamo che i cittadini di questo Stato aiutino l’approvazione della SB 5615, un passo per un approccio piu’ economico, efficace al consumo della sostanza.