WASHINGTON – Droghe e rapporti sessuali con dipendenti delle compagnie petrolifere con cui erano in affari. Nuovo scandalo per l’amministrazione di George W. Bush, 13 dipendenti del Ministero dell’Interno, responsabili dei diritti sull’estrazione di petrolio in territorio americano, al centro di un inchiesta che rischia di provocare un nuovo terremoto nel Governo americano.
Secondo quanto reso noto dallo stesso ministero dell’Interno, i 13, tutti dipendenti del Minerals Service Office nelle sedi di Denver e di Washington, con il compito di gestire i rapporti con le compagnie petrolifere statunitensi, avrebbero portatop avanti una "cultura dell’abuso di sostanze e della promiscuità". Alcol, cocaina e marjuana durante incontri lavorativi, rapporti sessuali sporadici con dipendenti dei collossi del petrolio, cene e viaggi in cambio di contratti. Le accuse nei loro confronti vanno dalla condotta non professionale alla corruzione.