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Il consumo di droga da parte degli adolescenti è un fenomeno estremamente diffuso ed una delle maggiori risorse che i giovani utilizzano per procurarsi la droga è il gruppo di pari. L’obiettivo di questo studio realizzato negli Stati Uniti è quello di identificare i comportamenti legati al consumo di sostanze stupefacenti e i fattori di contesto che determinano l’ingresso degli adolescenti nel mercato della droga. Il campione utilizzato è costituito da 13706 soggetti di età compresa tra i 12 e i 17 anni che hanno partecipato nel 2006 al National Survey on Drug Use and Health (NSDUHA). I ragazzi hanno risposto ad una serie di domande relative principalmente a quattro aree di interesse: lo stato socioeconomico, il consumo di sostanze stupefacenti, la disponibilità percepita di tale sostanze e la vendita. Per poter analizzare eventuali differenze dovute alla razza e/o all’etnia, i ricercatori hanno testato due modelli separati, uno per i “bianchi” e uno per i “neri”. Circa il 3,4% dei ragazzi ha dichiarato di aver venduto droga e non sono emerse differenze significative tra le due razze: tra i bianchi, la percentuale di adolescenti che spacciano droga è pari al 4,5% per i maschi e al 2% per le femmine e tra i neri, invece, rispettivamente del 6,4% e del 1,6%. I risultati hanno mostrato, inoltre, che per i ragazzi bianchi, lo spaccio di sostanze illecite è associato soprattutto con il consumo di marijuana e di allucinogeni, con l’abuso di farmaci prescritti illegalmente, con l’uso e la disponibilità percepita di cocaina e con lo stato socioeconomico; per i neri, invece, i principali fattori di rischio sono il consumo di marijuana e la disponibilità percepita di crack e marijuana. In conclusione, il consumo di sostanze sembrerebbe spingere soprattutto gli adolescenti bianchi verso il mercato della droga, per questo motivo i ricercatori sottolineano l’importanza di intensificare le campagne di prevenzione a favore dei giovani e i trattamenti per la cura della dipendenze.