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Da oggi chiunque sia trovato in possesso di un quantitativo di droga sopra i 250 grammi verrà condannato alla pena di morte. La decisione è stata presa dal parlamento di Banjul, capitale del Gambia, approvando la mozione presentata dal procuratore generale e ministro della Giustizia Edward Anthony Gomez.

Fino ad oggi la pena era di circa trent’anni per chiunque contrabbandasse “droghe pesanti” come l’eroina e la cocaina. La decisione, ha spiegato il ministro di fronte al Parlamento, intende “servire da deterrente per chiunque voglia utilizzare il territorio gambiano come punto di transito o destinazione per gli stupefacenti“. Il politico ha poi sottolineando che “il devastante impatto di queste attività sulla stabilità e sullo sviluppo di qualsiasi Stato non può essere sottovalutato”.

La situazione in paesi come il Gambia si sta facendo sempre più critica da quando i contrabbandieri sudamericani hanno deciso di cambiare rotta ai loro traffici facendoli passare dal Continente africano. Le Nazioni Unite hanno denunciato come ogni anno circa 50 tonnellate di cocaina approdino sulle coste dell’Africa per essere raffinate e pio trasportate in Europa.

Due tonnellate di cocaina sono state sequestrate lo scorso giugno in Gambia in una operazione condotta dall’esercito insieme ad esponenti dell’antidroga internazionale. Il valore stimato era di un miliardo di dollari. L’operazione ha portato all’arresto di una dozzina di persone di varie nazionalità tra cui olandesi, venezuelani, ghanesi e nigeriani.