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(dal Notiziario Aduc) L’Ungheria, da paese di transito, e’ diventato paese di meta di droghe e si stima che soprattutto quelle sintetiche a buon mercato guadagneranno terreno scatenando anche una lotta per il mercato fra le diverse mafie e gruppi di contrabbando, secondo quanto indicato dal vice direttore dell’Ufficio nazionale di investigazione, Gyoergy Zsombok, all’agenzia Mti.
La rotta di contrabbando, che un tempo passava via Balcani e Ungheria verso Occidente, ormai e’ ‘bidirezionale’, cioe’ arrivano droghe dall’Olanda, in maggior parte prodotti sintetici (ecstasy, anfetamine) per il consumo ungherese.
I trafficanti sono ungheresi che collaborano con gruppi olandesi, albanesi, turchi ed arabi, ha detto ancora Zsombok.
Secondo il tossicologo Gabor Zacher almeno 320.000 persone consumano regolarmente droga in Ungheria (250.000 marijuana, 40-50.000 ecstasy o altri sintetici, 20.000 droghe piu dure, cocaina o eroina).
Anche l’ eta’ di inizio di uso di droga si abbassa, ha detto Zacher al giornale Nepszabadsag: 14-15 anni rispetto a 16-17 dieci anni fa. ‘Il problema e’ che la polizia persegue i consumatori, e molto poco i spacciatori’, ha aggiunto.
In un fine settimana si consumano almeno 600.000 pillole ecstasy in Ungheria, 30 milioni in un anno. Secondo le statistiche, fra il 2003 e il 2005 il numero dei reati di droga e’ raddoppiato, ma nel 92% dei casi sono puniti i consumatori e solo nell’8,3% gli spacciatori. Il 60% dei condannati hanno 18-24 anni.