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Rifondazione illuminista
Stefano Vinti, segretario di Rifondazione Comunista di Perugia si è detto “stupito per il risalto che i mezzi d’informazione locali danno ad un (…) caso di doping che dovrebbe interessare un giocatore del Perugia, che sarebbe risultato non-negativo ad un controllo antidoping riscontrando nelle sue urine tracce di marihuana. Premesso che (…) l’assunzione di marihuana non migliora le prestazioni degli atleti, (…) se ne può desumere che lo spinello è stato assunto indipendentemente dall’intento di manipolare le proprie prestazioni in vista della gara. Una scelta di carattere personale, (…), che non può subire (…) interferenze da parte di enti e ancor meno dallo stato” (Il Tirreno, 21-11-98)

Fagioli e marijuana
Il governatore di New York Georges Pataki ha raccontato alla radio la sua prima esperienza con la marihuana. “Avevo due problemi. Il primo era che non avevo mai fumato, cosicché mi sarei soffocato aspirando il fumo; il secondo era che non ho mai saputo cucinare”. Pataki sapeva che molti mettono l’erba nei dolcetti, ma non essendo pratico di cucina ha cercato un’alternativa: “Ho pensato che la marihuana nella minestra non avrebbe funzionato, così ho provato con i fagioli affumicati in scatola: basta scaldarli ed è fatta”. Prevedibilmente, i fagioli non hanno avuto alcun effetto psicoattivo né su Pataki né sui suoi numerosi ospiti. In compenso con Pataki a New York gli arresti per marihuana sono quasi triplicati: da 12.400 nel 1994 a 32.400 nel 1997 (High Times, Nov. 1998, p.48)

Auto e droghe 1
“Hakkinen, Villeneuve, Badoer e i ‘suoi’ uomini della Ferrari: con questo selezionato gruppo di accompagnatori, partendo da un ristorante e approdando in discoteca, Eddie Ervine ha attraversato la notte successiva al suo primo successo in Formula Uno. Hanno bevuto, e moltissimo, i quattro piloti. E ieri mattina Irvine era palesamente provato, oltre che – naturalmente – felicissimo” (Repubblica, 8 marzo 1999, corsivo mio). Insomma, i gloriosi e carismatici piloti di Formula Uno hanno il diritto drogarsi con l’alcol fino all’abbrutimento. E se avessero festeggiato con qualche spinello? Secondo la legge, avrebbero perso la patente. E (si suppone) anche la possibilità di disputare il prossimo Gran Premio.

Auto e droghe 2
Secondo il Rapporto 1998 dell’INCB (Ufficio Internazionale di Controllo dei Narcotici dell’ONU), “la produzione e il traffico illegale di droghe da parte delle organizzazioni criminali ha preso dimensioni enormi. E’ comprensibile che ci si chieda se vale ancora la pena di spendere soldi per proibire le droghe, e se non sarebbe più conveniente eliminare tutte le leggi sulla droga. (…) Questa è una domanda sbagliata; sarebbe come domandarsi se sia conveniente o meno la prevenzione degli incidenti automobilistici” (INCB: Report 1998, par.41). A noi sembra che il paragone sia chiaramente fuori luogo: se si affrontasse il problema degli incidenti di auto con lo stesso criterio adottato dall’ONU per la droga, si dovrebbe mettere fuori legge tutta la circolazione automobilistica.