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L’associazione belga Trekt Uw Plant è stata assolta dall’accusa di associazione a delinquere per avere organizzato una azione dimostrativa a sostegno del diritto all’autocoltivazione. Il 12 dicembre scorso sei militanti, tra i quali il coordinatore di Encod Joep Oomen e il parlamentare Stijn Bex, hanno presentato nell’orto botanico di Anversa una piantagione collettiva di piante di canapa, su modello dell’esperienza già portata avanti con successo in Spagna (cfr. Martin Barriuso su Fuoriluogo, febbraio 2007). L’iniziativa era stata annunciata ai media ed era stata regolarmente autorizzata dalle autorità locali. Nonostante questo, durante il trasporto delle piante dall’orto botanico al sito dove sarebbero state collocate, i militanti dell’associazione sono stati fermati e denunciati dalla squadra antidroga di Anversa e le piante sono state confiscate.
Una sentenza ha ora stabilito che l’associazione non ha scopi illegali e non deve essere sciolta (come richiesto invece dal rappresentante dell’accusa). La stessa sentenza ha però affermato che l’autocoltivazione di piante di canapa sarebbe illegale.
Trekt Uw Plant sta conducendo una campagna per affermare il diritto dei consumatori di canapa all’auto-coltivazione come alternativa al mercato nero controllato dalla criminalità e «intende consentire ai consumatori di canapa adulti di coltivare la propria pianta nella piantagione collettiva dell’associazione, evitando così gli svantaggi del mercato illegale».
Gli animatori dell’evento sottolineano in un comunicato stampa che l’iniziativa era stata organizzata «esattamente secondo le linee guida ministeriali sulla canapa, siglate nel 2005 dal ministro Onkelinckx e da tutti e cinque i procuratori generali del Belgio». In base alle norme ministeriali, il possesso da parte di persone adulte di tre grammi di marijuana, o di una pianta di canapa, non sono perseguibili in quanto riconducibili al consumo personale.
Le conseguenze dell’illegalità delle sostanze, denunciano i militanti di Trekt Uw Plant, «sono diventate purtroppo chiare quando recentemente l’Istituto di sanità pubblica belga ha annunciato che sul mercato illegale belga circola canapa adulterata (contenente minuscole particelle di vetro)». Essi hanno sottolineato l’impossibilità di controllare le sostanze che circolano sul mercato nero.
Marina Impallomeni